Alessandra Vignati, una nuova scoperta dietro le quinte

di EMANUELE CARLO OSTUNI – Si apre il sipario e scopriamo una nuova realtà femminile, Alessandra Vignati assidua lettrice della mia rubrica alla quale in un’intervista telefonica rivolgo alcune domande.

Alessandra lei nasce a Milano?

SI sono nata il 14 Luglio del 1965 e legata alla mia città anche se poi mi sono trasferita in Campania dove mi sono sposata e ho cresciuto i miei 3 figli..

Come è arrivata a collaborare con la scrittrice, sceneggiatrice e regista cinematografica Antonella D’Agostino (Vallanzasca gli Angeli del Male – La Casalese)?

Ebbi modo di partecipare a un Casting e dopo quella esperienza è nata una collaborazione che dopo la morte di mio marito mi ha aiutato a trovare una spinta in più per superare in qualche modo il lutto.

Lei però arriva dalla Danza Classica?

Nasco come ballerina ma essendo cresciuta più dei parametri fissati per la danza, non ho potuto entrare all’Accademia di Danza della Scala anche se ho continuato a ballare in altri stili occupandomi anche di danzaterapia.

Oggi vive a S.Maria a Vico (Caserta). Come è stato l’impatto con una realtà così diversa rispetto a Milano?

Ovviamente è un paragone improponibile. Sicuramente in certi contesti del Sud i ritmi sono diversi, non dimentichiamo che questo è un comune di circa 14.000 abitanti, fra l’altro di origine antica fra il VII°e il VI°secolo.

Lei, se non sbaglio, prima della pandemia si occupava anche di Eventi e stava organizzando alcuni concorsi cinematografici per dare la possibilità alle giovani leve di cimentarsi in questa difficile realtà?

Si insieme a Antonella D’Agostino vorremo trovare qualche ragazza interessante per lanciarla, senza dimenticare che la formazione artistica in questo caso è importante per durare nel tempo.

Lei ha studiato al Liceo Berchet di Milano che è stato riconosciuto nel 2011 patrimonio UNESCO per qualità d’insegnamento nel 2011. Quindi ha alle spalle una solida formazione culturale?

Effettivamente si. Poi mi sono occupata di sociale.

Come è stata la sua esperienza nel sociale?

Molto forte, in quanto ho svolto la mia opera verso i bambini maltrattati.

Grazie Alessandra,in attesa di vederla danzare fra un set e l’altro dietro o davanti alla macchina da presa.

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