Bari, presentata “Buonasera alla Casa”, un’indagine antropo-artistica sugli spiriti domestici

Entrare in casa e “salutarla” è un rito di buon auspicio rivolto agli spiriti domestici, chiamati nel capoluogo pugliese “fate” o “agùrie”, i cui primi racconti provengono dal borgo antico e, in seguito all’espansione della città, anche da altri quartieri. Partendo da questa ispirazione, l’associazione culturale Pigment Workroom, insieme all’artista Marco “DEM” Barbieri e a un team di ricercatori, artisti e professionisti, ha sviluppato il progetto “Buonasera alla Casa”, un’indagine antropo-artistica sugli spiriti domestici della città di Bari.

Il progetto è stato presentato questa mattina, nel Museo Civico di Bari, dal presidente di Pigment Workroom, Mario Nardulli, insieme all’assessora alle Culture, Marketing Territoriale e Turismo del Comune di Bari, Ines Pierucci, al direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia, Aldo Patruno, all’artista Marco “DEM” Barbieri e alla responsabile della comunicazione del progetto, Roberta Troiano. “Buonasera alla Casa”, inoltre, è stato realizzato in partnership con Regione Puglia, Comune di Bari, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Arca Puglia Centrale, Amiu Puglia Spa, Museo Civico di Bari e Futuro Arcaico.

Il progetto mira a intraprendere un itinerario alla scoperta della sfera più intima della città di Bari, con l’obiettivo di valorizzarne la storia, le tradizioni e di promuovere la conservazione e la trasmissione dei saperi inerenti le fate della casa. I racconti sugli spiriti domestici sono stati tramandati per via orale, di generazione in generazione; alcuni però si sono persi nel tempo o continuano a essere omessi per motivi scaramantici dovuti alle credenze popolari. Ecco perché il progetto di Pigment Workroom vuole farsi promotore della salvaguardia della tradizione narrativa.

“‘Buonasera alla casa’ si inserisce nel quadro della comprensione di quella cultura che prende forma nel mondo magico e che perciò ha sempre subito preconcetti, essendo stata esclusa a priori l’alterità dal circuito della cultura – ha dichiarato l’assessora alle Cultue Ines Pierucci -. Raccogliere i racconti “magici” tradizionali, che per secoli hanno influenzato le scelte e le convinzioni della nostra comunità, è non solo un esercizio affascinante ma anche e soprattutto un approccio utile ad approfondire le ricadute antropologiche ed etnologiche di queste credenze nonché i mutamenti culturali avvicendatisi nel tempo, in un quadro politico-culturale che vogliamo di ampio respiro.

Per questo ringrazio Pigment Workroom, che da sempre fa dell’arte, un punto di arrivo e non di partenza: partendo da una ricerca dal basso, sarà il talento di Marco DEM Barbieri a segnare l’arrivo di questo percorso.

L’allargamento della consapevolezza sul rapporto tra uomo, natura e protezione è il tema al centro di questa originalissima ricerca, utile anche a scongiurare le credenze irrazionali e le superstizioni legate al magismo, soprattutto se inteso come età storica che, paragonata alla grande crisi dell’Occidente, risulta particolarmente attuale per il confronto con il ‘culturalmente alieno’”.

“In un momento in cui la città di Bari sta vivendo grandi cambiamenti, anche legati ai forti afflussi turistici, abbiamo voluto lanciare un progetto che si pone l’obiettivo di compensare l’indebolirsi della rete sociale, specie del borgo antico, rimasta immutata per secoli, anche nel suo sentire e credere – ha sottolineato il presidente di Pigment Workroom, Mario Nardulli -. La pandemia ha fatto ripensare al nostro rapporto con gli spazi domestici che, in particolar modo a Bari, si lega al concetto di convivenza, cura e rispetto di un bene tra i più preziosi che abbiamo: la casa. Chi ci ha abitato prima di noi? Quali sono le storie quella casa ha vissuto? Si potrebbe sostenere che la casa abbia un’anima? Se le prime sono domande universali, su quest’ultima a Bari sentirete spesso rispondere di sì. O meglio, che da quando la casa viene costruita, uno spirito la abita. Questa credenza ha risvolti più profondi di quanto si possa pensare, anche oggi, nel 2022. Saremo felici di salvare dall’oblio, anche in forma anonima, le storie delle vostre case, in un momento in cui la trasmissione orale trova più ostacoli che in passato e dove le voci delle nostre nonne e nonni finiscono purtroppo senza eredità”.

“Negli ultimi dieci anni ho avuto modo di passare per Bari parecchie volte, per lavoro e per amicizia. Durante questi soggiorni ho notato una pratica diffusa in molte persone, di diverse estrazioni sociali, di salutare le abitazioni vuote. Spinto dalla curiosità ho chiesto il perché di questa usanza e mi si è aperto “un altro mondo”- ha detto l’artista Marco “DEM” Barbieri –. Nel mio lavoro artistico studio la Natura e molte sue manifestazioni al limite del soprannaturale, e l’incontro con questa tradizione legata agli spiriti domestici baresi mi ha dato un ulteriore stimolo nella mia ricerca. Da qui è partito un confronto, fatto di incontri e scambi di esperienze dirette che mi ha portato a voler ulteriormente approfondire il tema, e quando i membri di Pigment Workroom e l’antropologo/linguista Pierluigi D’Agurjo mi hanno chiesto di partecipare attivamente al progetto non potevo che esserne onorato. Ora, dopo tre anni e una pandemia di mezzo siamo finalmente riusciti a “mettere la prima pietra” per un progetto che giorno dopo giorno sta crescendo e si sta materializzando in forma concreta. È un lavoro lungo e complesso che passa per tradizioni e rispetto di un credo radicato nei secoli, sono convinto che il riscoprire questo “mondo altro” sia di fondamentale importanza per l’identità di questa città e per mantenere un legame forte con il passato e la Storia, con la speranza che ci possa dare una mano concreta per affrontare il futuro”.

LE FASI PROGETTUALI

BBuène ggiòrne patrùne de case, u mmale ièsse e u bbuène trase” (buongiorno padrone di casa, il male esca e il bene entri), una frase, ripresa dallo studioso Alfredo Giovine, di augurio prima di varcare la soglia di casa per la prima volta, ma anche il rito della benedizione della casa, la deposizione di oggetti negli angoli della stessa, il ferro di cavallo dietro la porta di ingresso. Questi sono solo alcuni esempi delle tante tradizioni e dei riti che sono stati tramandati di generazione in generazione. Per non perdere anche gli aspetti più profondi della nostra comunità, per condividerli con chi invece non ne è a conoscenza e per narrare una delle parti più profonde della nostra cultura, nasce il progetto “Buonasera alla Casa” che si compone di due fasi.

La prima è una vera e propria raccolta di storie e vissuti personali sugli spiriti domestici, sugli usi e i riti in casa, ascoltando la voce di quanti vorranno raccontare, narrare episodi che li hanno toccati di persona o anche condividere le storie, i riti e le leggende che i propri parenti tramandavano in famiglia, nel proprio ambiente domestico. Chiunque lo potrà fare, in qualsiasi momento, utilizzando i canali di comunicazione dell’associazione Pigment Workroom (mail: buonaseraallacasa@yahoo.com; sito: www.buonaserallacasa.it o via whatsapp al numero 320-2636389) e raccontando la propria esperienza o la propria storia.

Raccolte le storie si procederà alla seconda fase, quella dell’organizzazione del database e della pubblicazione delle stirie. Un lavoro editoriale che avverrà nel pieno rispetto della privacy e dell’intimità di ogni storia, riportandole in forma anonima o attraverso pseudonimi. Il libro, che dunque sarà una testimonianza fissata nel tempo delle narrazioni familiari, sarà corredata dalle illustrazioni dell’artista Marco “DEM” Barbieri, con immagini ispirate ai racconti e riproposizioni in forma grafica di tutti quegli oggetti diventati amuleti nella nostra vita quotidiana come le forbici aperte per tagliare e allontanare le malelingue, gli antidoti contro l’invidia a base di sale, corni-amuleti favorevoli alla prosperità.

ABOUT

PIGMENT WORKROOM

Laboratorio di arte urbana partecipata e di stampa artistica artigianale con sede a Bari.

Dal 2013 opera nel settore della promozione dell’arte, della cultura e del territorio, realizzando – in collaborazione con artisti locali, nazionali e internazionali – eventi, workshop, laboratori, pubblicazioni, progetti editoriali indipendenti. I progetti di Pigment Workroom associano l’arte e l’estetica contemporanea con obiettivi di natura sociale e culturale: nella propria città ha sviluppato numerose iniziative destinate alla rigenerazione e ri-estetizzazione non solo di zone periferiche urbane, ha realizzato opere murali permanenti coinvolgendo artisti e residenti. Educare all’arte è una delle attività principali di Pigment Workroom che promuove con programmi di insegnamento nelle scuole pugliesi, attraverso collaborazioni con centri culturali e ricreativi internazionali. Artisti ospiti di Pigment Workroom: Alfano, Alberonero, Amor, Andreco, Beau Stanton, Ciredz, Dem, Geometric Bang, Gola Hundun, Lauda, La Fille Bertha, Mart Aire, Sbagliato, Tellas.

MARCO “DEM” BARBIERI

Artista eclettico e moderno alchimista. La sua produzione multiforme include ceramiche, wall-painting, illustrazioni, pittura su tela, installazioni, costumi, maschere, cinema.

Da sempre l’artista dedica parte della sua ricerca all’antropologia, alla raffigurazione di antichi miti e alla loro rilettura nel contemporaneo. Le opere di DEM, sintesi di visioni arcaiche e proiezioni surreali, rappresentano un mondo enigmatico abitato da estensioni magiche, segni ancestrali, figure antropomorfe e bizzarre. Le sue creazioni si caratterizzano per il linguaggio fortemente simbolico che riflette il rapporto viscerale tra uomo e potere estremo della natura, svelandone tradizioni e rituali. L’artista vanta varie pubblicazioni e mostre internazionali, tra cui Street Art, Sweet Art al PAC di Milano, From Street to Art all’Istituto Italiano di Cultura di New York e CCTV all’Apostrophe Gallery di Hong Kong. Nel 2015 DEM ha realizzato con Pigment Workroom – per il progetto Bari Real Estate – Donna, guerriero e essere soprannaturale, opera murale permanente situata sul lungomare di Bari, ispirata agli antichi immaginari del Sud e alle culture delle civiltà pre-romane insediatesi in Puglia. Nel 2021 l’artista è stato selezionato e inserito nella sezione dedicata alla grafica e all’illustrazione della Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri; ha inoltre partecipato alla mostra 141 – un secolo di disegno in Italia presso la Fondazione Del Monte di Bologna.

MARIO NARDULLI

Co-founder e presidente di Pigment Workroom, stampatore serigrafo, attivatore culturale e sociale. Laureato in Relazioni Internazionali/Istituzioni Politiche presso l’Università degli Studi di Bari, nel 2013 fonda – insieme a un collettivo – Pigment Workroom con cui realizza eventi di arte pubblica internazionale, progetti editoriali (anche indipendenti) e percorsi di formazione creativa e partecipata. Le sue competenze curatoriali spaziano tra l’ideazione, il fund-raising, la produzione dei progetti, le relazioni pubbliche, l’amministrazione generale, il reportage foto/video. Nel 2019 ha partecipato, con altri 18 artivist selezionati in tutto il mondo, all’International Visitor Leadership Program (IVLP) – Promoting Social Change through the Arts, programma di scambi internazionali promosso dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America con l’obiettivo di favorire buone pratiche sul tema dell’“arte per il sociale”.

TEAM DI PROGETTO

Artista Marco “Dem” Barbieri

Ideazione e organizzazione Mario Nardulli

Account Lucio Bellomo

Comunicazione Roberta Troiano

Consulenza Antropologica e Linguistica Pierluigi D’Agurjo

Consulenza Artistica Paolo Bellomo

Consulenza Semiotica Giorgio Borrelli

Curatela Editoriale Silvia Tarantini e Michele Santella

Funding Sabrina Scarcelli

Testi critici Vittorio Parisi

Ufficio stampa Andrea Dammacco

Visual e web Design Michele Santella

Collaboratrice Rossella De Giosa

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