Il futuro della mobilità sostenibile spiegato dal dott. Laporta

di ANTONELLA CAMPAGNA – Bari, si sono appena conclusi gli incontri di presentazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile organizzati dalla Città Metropolitana a seguito dell’adozione del Piano da parte del Consiglio Metropolitano. Un progetto complesso, ambizioso e strategico che abbiamo voluto approfondire con il Consigliere Metropolitano delegato ai trasporti ed alla mobilità, dottor Michele Laporta.

Allora Consigliere, cominciamo dal principio, perché la mobilità sostenibile è diventata così importante?

Se consideriamo davvero come primo obbiettivo da raggiungere quello della transizione ecologica e quindi la tutela dell’ambiente e del territorio, bisogna agire anche sulla mobilità che è uno dei principali fattori inquinanti”.

In che modo?

“Innanzitutto favorendo l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto privata, attuando sistemi di mobilità condivisa, sviluppando la rete ciclabile, ma anche garantendo la sicurezza sia delle strade che dell’utenza debole”.

Ed è qui che entra in gioco il Piano Strategico della Mobilità Sostenibile.

“Il Pums della Città Metropolitana è un piano di valenza strategica che coinvolge tutti i 41 comuni e indica le linee di sviluppo della mobilità sostenibile in ambito metropolitano per i prossimi 10 anni. Si stima che tale piano potrà intercettare oltre 3 miliardi di finanziamenti pubblici. Non solo, si tratta di uno strumento dinamico che può essere integrato a seconda delle indicazioni che perverranno dai territori e consente, già dalla sua adozione, anche ai comuni che non hanno adottato un PUMS cittadino di partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei. Inoltre integra altri strumenti di programmazione già approvati come ad esempio il Biciplan, che ha già ottenuto un finanziamento di 27 milioni di euro per la realizzazione di 400 km di ciclovie.

Ci può fare qualche esempio concreto di interventi che riguarderanno il territorio?

“Verrà potenziato il trasporto pubblico locale su gomma. Ad esempio è previsto un Bus Rapid Transit alimentato ad idrogeno per coprire la tratta Bari-Santeramo con una stazione di rifornimento situata proprio a Santeramo; ma anche la realizzazione della Mobility Card Metropolitana, ovvero una sorta di carta di credito che permette di pagare in maniera integrata diversi servizi di trasporto e a cui saranno collegati anche delle premialità sotto forma di bonus;  ancora la creazione di un sistema ITS che permette di monitorare costantemente il traffico e di fornire informazioni utili in tempo reale, e c’è tanto altro”.

Sono previsti interventi all’interno dei singoli Comuni?

“Sulla spinta del Sindaco Metropolitano Antonio Decaro, la città Metropolitana ha svolto e continua a svolgere essenzialmente un’attività di coordinamento e concertazione, ma sono sempre i Comuni a fornire indicazioni e  fare proposte per il loro territorio. In ogni caso, all’interno del Pums sono previsti 440 milioni di euro per realizzare all’interno dei Comuni vari progetti così da agevolare la mobilità ciclopedonale attraverso ad esempio la messa in sicurezza dei punti di conflitto, l’individuazione di viabilità alternative, la realizzazione di aree pedonali o di zone 30, parcheggi di scambio, velostazioni e così via”

Quali sono i prossimi progetti in cantiere della Città Metropolitana sulla mobilità?

“Innanzitutto procedere all’attuazione del Biciplan Metropolitano con le sue tre ciclovie, ovvero quella Adriatica, quella delle Lame e quella della Murgia con diversi tipi di piste ciclabili studiati a seconda delle viabilità interessate. A breve partiranno i sopralluoghi dei tecnici per giungere alla redazione delle progettazioni esecutive e all’affidamento dei lavori. Il PUMS metropolitnano ha previsto un ulteriore stanziamento di 30 milioni per il completamento del biciplan”.

E poi?

“E poi, nel prossimo Consiglio verrà portato in approvazione il nuovo Piano d’Ambito del Trasporto Pubblico Locale della Città Metropolitna di Bari, sia urbano che extraurbano. La pandemia ha messo in evidenza alcune criticità per cui il nuovo Piano è finalizzato a rendere più efficiente il servizio partendo dai fabbisogni dei Comuni. Sarà espletato un appalto concorso di valenza europea per individuare il nuovo gestore. Sarà inoltre rinnovato il parco mezzi con nuovi bus a basso impatto ambientale. Attualmente la Città metropolitana ha già ottenuto, sempre dal Patto per Bari, un finanziamento per il trasporto extraurbano di 15 milioni di euro con cui si stanno acquistando 72 nuovi mezzi. Il Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile ha inoltre stanziato a favore della Città Metropolitana 51 milioni di euro per il rinnovo della flotta autobus per il TPL”. 

 

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