InnovaMare, a Bari workshop e demo delle soluzioni robotiche per monitorare acque e fondali di mari e bacini fluviali

La salvaguardia del mare con consapevolezza ed innovazione. Si conclude con un importante contributo alla visione strategica della blue economy nei Paesi e nelle Regioni dell’Adriatico, la prima delle due giornate del roadshow di InnovaMare, progetto strategico finanziato dai fondi Ue per la cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-Croazia, che sta per concludersi dopo oltre due anni di attività.

Dopo le tappe di Dubrovnik, Venezia e Rijeka, quella di Bari presso il CUS (Centro Universitario Sportivo), organizzata da ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia, è stata l’occasione per presentare i risultati di progetto e le innovazioni tecnologiche sviluppate nell’ambito dello stesso, oltre che provare in mare le soluzioni robotiche implementate in questi anni e portare i partners a visitare di persona alcune realtà pugliesi d’eccellenza nell’ambito della blue economy.

“Gli obiettivi di InnovaMare fanno parte di una sfida comune a tutto il mondo, non solo alle regioni croate ed italiane che fanno parte del progetto. – ha spiegato nel suo intervento il project manager di InnovaMare, Mateo Ivanac (Camera croata dell’Economia)- Stiamo lavorando perché le relazioni, le innovazioni tecnologiche ed i sistemi creati e sviluppati possano funzionare anche in futuro, anche grazie al nascente Digital Innovation Hub, fondamentale per le attività di networking”.

“Anche questo progetto, come i tanti che abbiamo scritto per la nuova programmazione e che vedranno la luce nei prossimi anni, intendono il mare come uno strumento di unione tra i Paesi, ma anche tra le loro conoscenze, interessi, obiettivi comuni, e non come un elemento di divisione – ha detto Carlo Gadaleta Caldarola, project manager (ARTI) – L’attività di networking fatta tra gli operatori pugliesi e delle altre regioni italiane e croate coinvolte è frutto di lavoro a distanza e di missioni sul posto ed è il prezioso valore aggiunto di questo progetto”.

Per Silvia Visciano, dirigente della Sezione Ricerca e Relazioni Internazionali (Regione Puglia): “L’innovazione non è solo un obiettivo ma è anche uno strumento. Perseguirla è possibile solo attraverso la cooperazione. La Regione Puglia, aperta com’è ad una visione strategica che punta al green, alle nuove tecnologie, alla sostenibilità, è assai attenta a tutto ciò che accade ai Paesi dei Balcani, del Mediterraneo in generale, con un occhio alle loro realtà accademiche ed imprenditoriali. Un’apertura, quella pugliese, agevolata dalla vocazione del nostro territorio ad essere terra di confine ed all’indole della popolazione al confronto ed all’accoglienza”.

Particolarmente interessante la demo del funzionamento in mare di SWAMP, la soluzione robotica messa a punto da CNR e che consiste in un veicolo autonomo di superficie (Asv) e della Boa Multifunzione Intelligente realizzata dall’ Università di Zagabria. Dal molo del CUS, la boa ed il mini-catamarano leggero sono stati immersi nelle acque del porticciolo ed hanno esemplificativamente dimostrato la capacità di monitorare il mare attraverso la misurazione, la gestione e lo stoccaggio dei dati registrati e trasmessi in tempo reale ad una piattaforma digitale. Uno strumento utile che potrà essere messo in funzione nelle acque di porti di mare e bacini fluviali e che servirà a rilevare dati di acque e fondali in luoghi, ad esempio, difficilmente accessibili all’uomo.

Il workshop è stato inoltre l’occasione per presentare alcune realtà innovative pugliesi, G-Nous, Diamec Technology, Rheticus di Planetek e Università del Salento, con una specifica specializzazione nell’archeologia subacquea.

L’iniziativa prosegue oggi con la visita di studio al Laboratorio di Ingegneria Costiera (LIC) del Politecnico di Bari (Valenzano), un‘eccellenza a livello nazionale per le sue strumentazioni d’avanguardia applicate alla modellistica di dinamica costiera e rilevazione del moto ondoso, e all’azienda monopolitana AS Labruna, leader nella produzione di motori “green”, a propulsione elettrica e ibrida, per la nautica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *