Gioia del Colle, smantellata l’opera del Gridas

di ANTONELLA CAMPAGNA – Il murales del Gridas (Gruppo Risveglio Dal Sonno), realizzato più di 25 anni fa sul muro di cinta del plesso scolastico di via Soria a Gioia del Colle, è stato smantellato.

A causa dei lavori di ampliamento della scuola, infatti, si è reso necessario l’abbattimento del muro di recinzione e con esso dell’opera che custodiva.

L’associazione Gruppo Risveglio dal Sonno realizzò nel 1997 tre murales in paese, uno sulla facciata del mercato coperto, il secondo sulle pareti dei locali che ospitano gli uffici dei servizi sociali (anche questo andato parzialmente distrutto a seguito di lavori di ampliamento) ed il terzo intitolato “La corsa dell’umanità verso la fratellanza”.

Quest’ultimo rappresentava un palestinese, un curdo, una donna islamica, un indio dell’Amazzonia, un indiano pellerossa e un bambino europeo che partecipavano insieme ad una corsa in bicicletta.

I Consiglieri di minoranza, Donato Lucilla, Donato Paradiso e Milena Pavone hanno, dunque, interpellato il Sindaco per cercare di capire innanzitutto se si poteva evitare la rimozione dell’opera, chiedono infatti di sapere se ci sono state valutazioni dell’ufficio tecnico in ordine alla conservazione di parte del muro; ed in secondo luogo, domandano i motivi per cui la città, la commissione cultura ed i consiglieri non sono stati informati dell’abbattimento, ma c’è dell’altro.

Nello spazio in cui insistono i lavori sono presenti due maestosi alberi. A questo proposito, i consiglieri chiedono di sapere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione a loro riguardo e più in generale quale sia il progetto di riorganizzazione dello spazio.

Facendo le dovute proporzioni, vale la pena ricordare che anche opere di altri street artist hanno subito la stessa sorte di quella del Gridas, basti pensare ai cinque piccioni reazionari di Banksy rimossa per ordine del Consiglio locale di Tendrin.

La differenza sta nel fatto che, accortosi dell’errore, il Consiglio ha comunicato di essere pronto ad accogliere una nuova e originale opera dell’artista.

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