Mola, l’Associazione“Chiudiamo la discarica Martucci” avverte: C’è una nuova emergenza in arrivo

L’impianto complesso del sito Martucci continua a degradare giorno dopo giorno e la sua obsolescenza sta procurando sempre più nuove e aggiuntive preoccupazioni per l’inquinamento già conclamato dell’intera area. Non bastava la vetustà dell’impianto di trattamento meccanico-biologico, che da tempo non fornisce più prodotto finale (CSS) perfettamente conforme alle nuove regole comunitarie, tanto da aver creato un’emergenza già nel gennaio del 2023 con il blocco dei conferimenti dei rifiuti e un’apposita ordinanza del presidente della Giunta Regionale Emiliano
per far riprendere immediatamente il servizio. Tutto questo la nostra associazione va denunciando da tempo, tanto da aver prodotto puntuale osservazione in merito al Piano regionale dei Rifiuti già nel corso delle consultazioni nel 2018. Ma la Regione non se n’è data carico ed infatti, nonostante la mole di documentazione contraria collazionata nel corso degli ultimi anni, ha proceduto per la sua strada senza alcuna considerazione dei rilievi emersi nel tempo in contrada Martucci di
Conversano e dell’emergenza reale in cui versavano gli impianti.
Ed oggi ne riscontriamo un ulteriore effetto. È di poche ore fa la notizia di un NUOVO STOP IN ARRIVO PER LA RICEZIONE DEI RIFIUTI a causa della rottura di un ingranaggio per la triturazione dei rifiuti, poiché sono giunti rifiuti non conformi (come affermano i gestori dell’impianto) e la contestuale richiesta di BLOCCO DEL RITIRO DEI RIFIUTI: ANCORA UN ULTERIORE EMERGENZA IN VISTA. Senza per ora voler entrare nel merito della questione tecnica e delle responsabilità, anche di natura contrattuale, osserviamo che trattasi di un impianto complesso obsoleto, destinato alla perenzione fra tre anni, che forse non viene più manutenuto
a dovere, e che procura senza dubbio nuovi problemi di inquinamento alla già martoriata area Martucci, che va messa, a nostro avviso, in collegamento con il procedimento di rilascio dell’aggiornamento AIA per la rifunzionalizzazione delle vasche di servizio e soccorso, poiché l’impianto complesso è un’unica unità con l’installazione di macchinari per la produzione del CSS e le vasche di conferimento del vaglio residuale.
Non sembra così aver fine questa infinita saga, che dura ormai da oltre quarant’anni, e la Regione, colpevolmente, NON HA VOLUTO trovare soluzioni diverse all’individuazione di siti di smaltimento alternativo, pure esistenti, come la nostra associazione ha individuato fin dal 2020 e da allora richiesto ripetutamente di attivare. Ma, SOPRATTUTTO, NON HA ANCORA AVVIATO LA MESSA IN SICUREZZA NON SOLO DEL LOTTO 3 MA DELL’INTERA AREA VASTA MARTUCCI. SU QUESTO PUNTO È IN GRAVE MORA E DOVRÀ RISPONDERNE ALLE COSCIENZE DEI CITTADINI E MAGARI IN TUTTE LE ALTRE SEDI.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *