Fasano, “Nunca mas”, al Teatro Sociale uno psicodramma ambientato nell’Argentina dei desaparecidos

“Ogni uomo ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta”. Lo scrittore Gabriel Garcia Marquez ha così voluto esprimere uno degli arcani che alberga nell’animo di ogni essere umano.
Chi siamo veramente una volta arrivati a casa e siamo da soli davanti allo specchio? Per quanto
tempo riusciamo a nascondere i nostri segreti più reconditi alle persone che ci circondano e che ci
vogliono bene?
Lo spettacolo “Nunca mas” denuncia, al di là dei fatti, l’incontro-scontro della memoria storica con
il mondo di chi crede di saper interpretare la verità, senza però porsi il problema del dolore dei
martiri morali, chiamati a dover espiare un ulteriore e ancor più tragico senso di colpa.
La pièce, con debutto fissato al Teatro Sociale di Fasano giovedì 23 maggio alle 21.00 e con
replica venerdì 24 maggio, mette in scena un autentico psicodramma: una corsa contro il tempo di
emozioni e vissuti personali che scuote i protagonisti in scena fino ad arrivare dritti allo spettatore,
anch’esso coinvolto in una vicenda che non conosce una verità oggettiva ma lascia spazio a infinite
sfaccettature di interpretazioni e giudizi.
Chi è in possesso della verità? Chi è il colpevole e chi è da assolvere? Nessuno conosce la risposta…
né l’autore, né lo spettatore!
Lo spettacolo “Nunca Mas” nasce dalla penna di Gerry Moio, che ha ideato il tessuto
drammaturgico e curato la scrittura teatrale su una ricerca storiografica svolta da Irene Sansonetti,
che ha lanciato l’idea di affrontare il tema al Gruppo di Attività teatrali “Peppino Mancini”
proponendo il soggetto.
Un cast di 5 attori diretti dal regista Mimmo Capozzi metterà in scena un dramma psicologico che
non conosce filtri o momenti di pausa. Una tensione crescente che toglie il fiato, fa arrivare il
cuore in gola e pone interrogativi, leciti, su una vicenda storica fatta di tanti dubbi e poche
certezze: quella dei desaparecidos d’Argentina, la scabrosa vicenda verificatasi a cavallo tra gli anni
’70 e ‘80 dei circa 40.000 argentini “desaparecidos”, fatti sparire dalla dittatura militare per
divergenza di idee.

Un genere teatrale che trova un punto di incontro tra il thriller e il giallo e che tiene lo spettatore
incollato alla poltrona, desideroso di vederci il più chiaro possibile fino ad un finale che inquieta,
sorprende e lascia aperti tanti spunti di riflessione.
La sinossi.
In una lugubre redazione alla periferia di Buenos Aires, il giornalista Nahuel Echeverri sta
conducendo un’inchiesta sui sopravvissuti alla strage dei desaparecidos d’Argentina. Attraverso le
testimonianze rilasciate da Taty, Pablo, Adolfo e Victoria, verrà stilato un resoconto dettagliato
sull’epoca dei fatti e su quale fosse il loro ruolo in questa vicenda. Quella che però sembrava
inizialmente un’intervista come tante, accomodante nei confronti di chi è sopravvissuto, comincerà
ad assumere contorni più duri, aspri e soffocanti. Dove sta la verità? E quale ruolo gioca la
memoria storica degli intervistati? Un racconto che lascia senza fiato e che scuote le coscienze
degli interpreti in scena e degli spettatori in sala, portandoli ad un finale che inquieta, sorprende e
lascia aperti tanti spunti di riflessione: vivere di ricordi o morire di ricordi?
L’evento è a firma Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini” di Fasano, sodalizio presieduto
da Fausto Savoia, e rientra nel cartellone artistico dell’ATS Katharà nell’ambito del progetto di
gestione del Teatro Sociale in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con l’Assessorato
alla Cultura del Comune di Fasano.
“NUNCA MAS”
Regia: Mimmo Capozzi
Con:
Danilo Angiolino
Federica Colucci
Ketty Loconte
Alessandro Leogrande
Gerry Moio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *