Premio Internazionale d’Eccellenza “G. Belli – F. Lami” 2025: l’Accademia Tiberina celebra la parola come strumento di pace
A Firenze, nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, premiati poeti, scrittori, saggisti e personalità della cultura in un’edizione dedicata al centenario di Danilo Dolci
Nel segno della parola come strumento di pace e consapevolezza, si è tenuta venerdì 27 giugno, nella sontuosa cornice della Sala Luca Giordano del Palazzo Medici Riccardi, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del “Premio Letterario Internazionale d’Eccellenza G. Belli – F. Lami”, promosso dalla secolare Accademia Tiberina. L’edizione 2025 ha assunto un valore simbolico e culturale particolare per essere stata dedicata al centenario dalla nascita di Danilo Dolci, sociologo, educatore e poeta noto come il “Gandhi italiano”, figura di riferimento per il pensiero nonviolento e la pedagogia partecipativa.
Il concorso ha visto una straordinaria partecipazione di poeti, scrittori e saggisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, insieme a una significativa presenza di giovani autori, a cui è stato dedicato uno spazio speciale come testimonianza del ruolo fondamentale delle nuove generazioni nella costruzione di un futuro ispirato alla pace e all’impegno civile. A ciascun vincitore del primo premio, oltre alla targa, è stato conferito un attestato di diritto alla pubblicazione con la Casa Editrice GCL e l’inserimento nella piattaforma enciclopedica Wikipoesia.
Nel corso della manifestazione è stato ufficializzato il sodalizio tra l’Accademia Tiberina e l’Università Guglielmo Marconi, alla presenza del Direttore Generale Marco Belli e del Rettore Marco Abate. L’accordo rappresenta un importante passo verso la valorizzazione congiunta della cultura e della ricerca umanistica.
Oltre ai premi di concorso, la presidenza ha attribuito riconoscimenti speciali a opere di particolare valore fuori gara. Tra queste: “Femminicidio e narcisismo patologico” di Andrea Giostra, “In orizzonte di tempo” a cura di Franca De Santis e con coordinamento scientifico di Pierfranco Bruni, “Una vita da Casanova – Ostuni” di Luigi Del Vecchio.
Numerose le personalità insignite di premi onorifici per il loro contributo nei settori della cultura, del giornalismo, dell’arte e dell’istruzione. Tra queste la sindaca di Firenze Sara Funaro, il giornalista RAI Sandro Sassoli, la direttrice de La Nazione Agnese Pini, la musicista e direttrice d’orchestra Damiana Natali e l’attore Patrizio Pelizzi, che ha letto dal vivo alcuni versi tratti dal suo libro L’essenza di un sognatore.
Molto apprezzati i riconoscimenti assegnati nelle sezioni dedicate ai più giovani: “Un sogno di Pace” di Sofia Irato e “L’ombra della Guerra” di Andrea Verrocchio hanno ricevuto il primo premio nelle sezioni Poesia e Narrativa ragazzi. Meritano una menzione anche “Poeta per la pace” di Aurelio Zucchi (Poesia in lingua italiana) ed “È verde la mia valle” di Simonetta Lucchi (Narrativa Sez. E), insieme ai premi conferiti a testi dialettali che hanno saputo conservare e rinnovare le tradizioni linguistiche locali.
«In un tempo in cui la parola è spesso svuotata o usata per dividere, questo premio intende riaffermarne la dignità e il potere generativo», ha dichiarato la presidente del Premio, Antonietta Micali, direttrice del Dipartimento Letteratura e della Cattedra delle Donne dell’Accademia Tiberina. Il presidente onorario, Franco Antonio Pinardi, ha voluto sottolineare il valore storico e internazionale del premio e l’impegno dell’Accademia per la promozione della cultura come bene comune.
L’evento si è chiuso con i saluti istituzionali e un sentito momento conviviale tra premiati, giuria, ospiti d’onore e pubblico. La seconda edizione del Premio “G. Belli – F. Lami” si conferma così come uno degli appuntamenti più autorevoli nel panorama culturale italiano e internazionale, capace di coniugare tradizione e futuro, arte e impegno sociale.