Bari, l’assessora Romano all’avvio del progetto “Inviolabili”

Ieri pomeriggio, nella sede del Municipio I, l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano è intervenuta all’incontro di presentazione del percorso formativo per insegnanti di asili nido e scuole dell’infanzia comunali, statali e convenzionate, promosso nell’ambito del progetto “Inviolabili” per intercettare e segnalare minori vittime di violenza, in particolare nella fascia d’età da 0 a 6 anni.
Il progetto nazionale, finanziato dalla fondazione Con i bambini, è promosso dall’associazione Pianoterra in collaborazione con l’Aps Mama Happy e altri 16 partner, tra cui i Comuni di Bari, Napoli, Roma e Bologna.
Nel corso dell’incontro sono state raccolte le manifestazioni d’interesse a partecipare alla formazione che prevede la sperimentazione di un modello di intervento integrato di prevenzione e tutela dei piccoli da ogni forma di violenza.
La primissima infanzia è una fase decisiva per lo sviluppo psico-motorio, cognitivo ed emotivo del bambino, durante la quale si acquisiscono competenze relazionali e personali che lo accompagneranno per tutta la vita. Eventi traumatici, quindi, possono compromettere la crescita in modo irreversibile, minando la personalità e lo sviluppo dei bambini proprio in un periodo in cui hanno meno strumenti per difendersi ed esprimere il proprio disagio.
“Con il progetto Inviolabili vogliamo formare il personale delle scuole, degli asili e le famiglie in modo tale che riconoscano e si prendano cura dei piccoli, offrendo loro la possibilità di usufruire di procedure standardizzate per gestire la presa in carico e la denuncia – ha dichiarato Paola Romano -. Si tratta di vicende delicatissime, da trattare con grande professionalità in rete tra le diverse istituzioni, come la scuola, la sanità e il tribunale dei minorenni, che dialogano sistematicamente.
La formazione è fondamentale per prevenire e, nel caso vi sia qualche indizio, far cessare le violenze sui minori, in un momento determinante della loro crescita e della loro vita stessa. Intercettare le situazioni di vulnerabilità in modo tempestivo, dunque, consente di prevenire problemi fisici e psicologici legati agli abusi e di limitarne l’impatto. Per questo sento di ringraziare tutto il personale degli asili e delle scuole dell’infanzia, pubbliche e paritarie, intervenute oggi, che seguiranno questo percorso intenso di 24 mesi. Insieme e grazie a loro stiamo costruendo una rete di protezione per i piccolissimi diffusa in tutta la città”.
Il percorso formativo persegue i seguenti obiettivi:
1. formare e sensibilizzare, anche in un’ottica transculturale, gli operatori dei servizi territoriali rivolti alle famiglie con bambini 0-6 anni
2. prevenire e intercettare ogni forma di violenza sui bambini durante la prima infanzia rafforzando le competenze genitoriali con piani individualizzati di presa incarico e/o home visiting
3. definire procedure congiunte tra pubblico e privato per la segnalazione e la consequenziale risposta in caso di violenza, incluso l’inserimento in famiglie affidatarie.
Agli obiettivi corrispondono le seguenti attività di progetto:
1. formazione e sensibilizzazione: gli operatori socio-sanitari, educatori e personale impiegato per il riconoscimento dell’abuso e maltrattamento seguiranno dei moduli formativi con il supporto di un supervisore. Poiché nei territori di intervento la presenza di famiglie straniere è elevata, si prevede l’organizzazione di seminari di formazione per acquisire competenze in un’ottica transculturale
2. prevenzione: attività per lo sviluppo e il rafforzamento dei fattori protettivi necessari alla cura e benessere del bambino per prevenire abusi, maltrattamenti e violenza, rivolte alle famiglie seguite dai partner di progetto, Pianoterra, Mama Happy e Antropos
3. segnalazione e affiancamento: in questa fase sono previsti dei piani di lavoro e accompagnamento individualizzati per ogni famiglia a elevato rischio, dei percorsi di sostegno specifici quali visite domiciliari e affido e la segnalazione agli organi competenti per mettere in sicurezza il minore.

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