Putignano presenta la 632ª edizione del Carnevale: “Tutto è il contrario di tutto”
La 632ª edizione del Carnevale di Putignano è stata ufficialmente presentata oggi nella nuova Cittadella del Carnevale, inaugurando uno spazio storico per la città che ospiterà la creazione di tre dei carri allegorici della prossima edizione. All’evento hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Sindaco Michele Vinella, il Presidente della Fondazione Danilo Daresta, l’Assessore al turismo Mariano Intini e la nuova direttrice esecutiva Giulia Amico di Meane, affiancata dal direttore filosofico-culturale Andrea Colamedici.
L’edizione 2026, con il claim “Dove tutto è il contrario di tutto”, si terrà nelle giornate di domenica 1, sabato 7, domenica 15 e martedì 17 febbraio. Tra le novità principali: biglietti flessibili a prezzi speciali già da ottobre, una mostra itinerante dei bozzetti dei carri in aeroporti e musei italiani e una nuova organizzazione interna della Fondazione per ottimizzare processi e attività. L’inaugurazione dei capannoni aperta alla cittadinanza è prevista domenica 28 settembre alle 10.30.
“La tradizione del Carnevale di Putignano è una valvola di libertà che affonda le radici nell’epoca romana, ma deve dialogare con l’innovazione”, ha dichiarato Emiliano, sottolineando la collaborazione con il Politecnico di Bari per integrare tecnologia e design nella costruzione dei carri. Il Sindaco Vinella ha definito i nuovi capannoni “il cuore pulsante della tradizione che guarda al futuro”, mentre il Presidente Daresta ha evidenziato l’importanza della Cittadella e delle novità organizzative per consolidare il Carnevale come evento culturale e sociale di rilievo nazionale e internazionale.
Con l’edizione 2026, la Fondazione punta anche a valorizzare il territorio e attrarre turismo: premi per il pubblico, collaborazioni con hotel e operatori del settore, e un approccio data-driven per ottimizzare le decisioni strategiche legate all’organizzazione della manifestazione. Il Carnevale di Putignano si prepara così a vivere un’edizione innovativa, capace di unire tradizione, arte e nuove competenze, consolidando il ruolo storico della città nel panorama culturale italiano.