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Mola di Bari, una panchina gialla contro il bullismo: inaugurata all’“Albero Azzurro”

Una panchina gialla per dire no al bullismo e al cyberbullismo. È il nuovo simbolo installato questa mattina nella piazzetta della Scuola dell’Infanzia Albero Azzurro, in via Aldo Moro a Mola di Bari, nell’ambito della rete nazionale promossa da Helpis Onlus. L’iniziativa, voluta dall’associazione Interact Great e patrocinata dal Comune, ha preso forma con una cerimonia pubblica e con la partecipazione delle istituzioni locali e dei ragazzi che hanno contribuito a sostenerla.

Sabato scorso, 27 settembre, la Sala Consiliare aveva ospitato la presentazione ufficiale del progetto, con gli interventi del sindaco Giuseppe Colonna, del presidente del Consiglio comunale Nicola Tanzi, degli assessori Lea Vergatti e Marco Ungaro e di numerosi consiglieri. Oggi l’iniziativa ha trovato compimento con l’installazione della panchina, la numero 152 della rete nazionale.

Il progetto, che gode anche del patrocinio del Ministero dell’Interno e di Anci, nasce dalla campagna nazionale #NoCyberBully lanciata nel 2014 da Helpis Onlus. La panchina gialla diventa così un segno concreto di inclusione, un invito alla riflessione e un monito contro le violenze giovanili.

Il Comune di Mola ha sostenuto l’iniziativa insieme a Rotary Terre dell’Uva e Interact Great. Fondamentale anche il contributo del manga We Are Them, realizzato dai ragazzi proprio sul tema della Diversità, Equità e Inclusione (DEI): i proventi della pubblicazione hanno finanziato il progetto.

«Un simbolo che va oltre l’oggetto – ha sottolineato il sindaco Colonna – carico di significati fondamentali per sensibilizzare l’intera comunità. Sono orgoglioso che siano stati proprio i giovani, con la loro creatività, a dare origine a questo processo virtuoso».

Sulla stessa linea l’assessora alle Politiche Sociali, Lea Vergatti: «Sensibilizzare le nuove generazioni sulla prevenzione e sul contrasto al bullismo è una priorità. Ringrazio Interact Great per aver messo a disposizione il ricavato del fumetto We Are Them. Alla luce dei recenti fatti di cronaca, è indispensabile diffondere una cultura del rispetto, della solidarietà e dell’ascolto».

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