Monopoli: Vitantonio Colucci e l’impegno per gli ex detenuti

Abbiamo intervistato il barone Vitantonio Colucci relativamente al suo intervento presso Istituto T.T. “M. Panetti” di Bari.

Cosa pensa dell’esperienza fatta al Panetti?

<<Ho basato la mia relazione sul reinserimento degli ex detenuti. E’ stata una bella esperienza perché i ragazzi hanno ascoltato con attenzione. Questi ragazzi che frequentano la scuola hanno condiviso i miei pensieri, le mie idee e in più abbiamo parlato dei giovani e dell’inserimento nel mondo del lavoro. Oggi secondo me la scuola non è agganciata al mondo del lavoro e questi giovani che si diplomano non hanno idea di che cosa sia l’esperienza in azienda, ad esempio. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, insomma>>.

Cosa pensa del reinserimento sociale degli ex detenuti?

<<A mio giudizio questo è un problema molto serio e riguarda lo Stato. Questi ex detenuti che hanno scontato la pena a mio giudizio vanno reinseriti, quantomeno quelli che hanno dimostrato di desiderare il reinserimento nel sociale. Vanno tenuti in debita considerazione e bisogna fare in modo che, quando il detenuto esce dal carcere, possa trovare un impiego di lavoro stabile per sentirsi libero. Perché il lavoro mette in condizione di essere una persona veramente libera e di non delinquere più e di avere la possibilità di formarsi una famiglia e tornare in possesso dei diritti civili. E’ chiaro che all’inizio vanno tenuti sotto osservazione, ma credo che in considerazione del fatto che ci sono più di 80.000 detenuti che vengono fuori dalle carceri, bisognerebbe fare una legge che consente alle imprese di accedere ai detenuti. Come per gli invalidi bisognerebbe prevedere anche una percentuale di ex detenuti>>.

Pensa a forme di detassazione?

<<Non penso alla detassazione, perché o una persona si inserisce nel mondo del lavoro e opera come tutti gli altri, oppure non ha senso, perché dobbiamo anche capire che bisogna dare una certa dignità a queste persone perché altrimenti potrebbero sentirsi inferiori a tutti gli altri dipendenti. La mancanza di lavoro potrebbe riportare a delinquere l’ex detenuto. Lo Stato deve dare il lavoro, lo dice la Costituzione, anche agli ex detenuti>>.

Cosimo Lamanna