Monopoli: torna a risplendere la facciata della chiesa di Sant’Antonio

Nostra intervista al parroco di Sant’Antonio, già Santa Maria delle Grazie, don Vito Castiglione Minischetti che ha seguito personalmente i lavori di restauro.

Ultimati i lavori alla facciata, in che cosa di preciso sono consistiti?

<<I lavori di questi mesi al prospetto della nostra chiesa, sono consistiti nello specifico nella rimozione dei depositi superficiali incoerenti quali, la polvere sedimentata, il guano, il terriccio, ecc.; un preconsolidamento per i casi di disgregazione e polverizzazione del tufo e della pietra; una stuccatura e microstuccatura delle parti preconsolidate, di fessurazione, di esfoliazione, di scagliatura e lesioni. Questa operazione è stata propedeutica alla pulitura con malta di calce idraulica; si è passato ad un trattamento biocida della superficie interessata da attacco di licheni ed alghe, al fine di debellare ogni attacco di micro e macroflora. Una pulitura blanda del paramento effettuata con l’azione di spazzole di saggina e acqua, con nebulizzatori per rimuovere i depositi incoerenti e gli scialbi impropri appartenenti ad interventi manutentivi precedenti, con particolare attenzione a salvaguardare le patine originali. Poi si è passati ad una rimozione di vecchie stuccature, ripristini, integrazioni soprattutto a base cementizia che perdevano la consistenza e il mantenimento ed anche per motivi estetici. C’è stata una integrazione delle lacune con conci analoghi all’originale con tecnica del scuci e cuci, solo in alcuni casi. E poi la conseguente integrazione cromatica al fine di rendere mimetico l’inserimento del nuovo materiale effettuato ad acquerello e la presentazione estetica dei paramenti, cinquecentesco e settecentesco, consistente nella equilibratura cromatica. Infine la necessaria protezione finale per garantire il rallentamento del degrado di tutta la facciata effettuato con specifici idrorepellenti>>.

 Sono in programma altri lavori presso la chiesa?

<<Non sono previsti immediatamente dei lavori di restauri. C’è comunque tanto da fare, all’esterno e all’interno della chiesa. In questo momento, comunque, siamo chiamati a coprire le spese che sono andate oltre le € 100.000,00 con la collaborazione di tutti. Un ringraziamento sincero e affettuoso ai fedeli della comunità parrocchiale che hanno contribuito, con il sostegno spirituale ed economico, a questo restauro>>.

I lavori hanno evidenziato i resti di una raffigurazione sacra sull’entrata principale, di che cosa si tratta?

<<Sono tre le immagini presenti nei resti di questo affresco, che già si conosceva e che è stato trascurato nel tempo, e che questo restauro ha messo nuovamente in luce: la Vergine delle Grazie su di un trono tra i Santi Francesco d’Assisi e Antonio di Padova. Purtroppo quello che si intravede è già un miracolo, nelle linee e nelle rimanenze di colore che sono stati ritrovati possiamo solo comprendere quello che abbiamo perso in termini artistici>>.

E’ utopia pensare ad una sua riproduzione?

<<Ciò che è stato messo in evidenzia dal restauro resta così e non può essere modificato e/o arbitrariamente reinterpretato a causa di cadute di intonaco e di colore, però una ricostruzione si potrebbe tentare di ricavarla dalle sagome e dai resti del coloro che emergono e trasporla su carta o altro materiale multimediale per avere una idea generale dell’affresco, che plausibilmente è coevo e si avvicina stilisticamente a quelli del chiostro delle arcate del Conservatorio, purtroppo in pessime condizioni, augurandoci che non accada ciò che è avvenuto all’affresco della nostra lunetta>>.

sant'antonio facciata

Cosimo Lamanna