Monopoli: Cementeria, lettera aperta del Coordinamento Cittadino

Al Presidente della I Commissione Consiliare Urbanistica

avv. Giacomo Piepoli

 e p.c.: Al SINDACO del COMUNE di MONOPOLI

ing. Emilio Romani

 All’Assessore all’Urbanistica del COMUNE di MONOPOLI

avv. Stefano Lacatena

 All’Assessore all’Assetto del Territorio della Regione Puglia

arch. Angela Barbanente

                        

Oggetto: Incontro Prima Commissione Consiliare Urbanistica aperta del 21 ottobre 2014. Considerazioni.

Con la presente il Coordinamento fa il punto sui lavori del Tavolo aperto ed esprime le sue considerazioni in merito al prosieguo dello stesso.

Sono ormai 11 mesi che continuiamo a chiedere le stesse identiche cose e l’Amministrazione, attraverso i suoi referenti al tavolo, invece di rispondere alle domande, monotonamente ripete: “…bisogna andare avanti”, “…la cosa più importante è demolire al più presto l’esistente” e, incredibilmente, senza aver chiarito né criteri né dati tecnici, “…attendiamo proposte dai cittadini”.

La convocazione del 21 ottobre scorso, a distanza di ben 7 mesi dalla precedente, non ha apportato alcuna novità e non certo per latitanza delle realtà di Cittadinanza Attiva. Fin dall’inizio, infatti, il Coordinamento ha presentato a più riprese contributi e documenti (sia di indirizzo teorico critico metodologico sia di carattere tecnico operativo procedurale) con un invito costante: regole e tempi certi, alti standard qualitativi, ambientali e progettuali. Inoltre il Coordinamento è stato promotore, lo scorso 9 maggio, di un incontro pubblico “Area ex Cementeria. Chiarezza Qualità Partecipazione”, con la presenza di esperti e amministratori (locali e regionali). Dai contenuti emersi durante l’incontro è scaturito un Documento tecnico che, frutto del coinvolgimento di esperti in varie materie, dopo esser stato consegnato pubblicalmente durante il Consiglio Comunale del 4 agosto 2014, non ha ricevuto ancora alcuna risposta da parte dell’Amministrazione. Eravamo convinti che ciò sarebbe avvenuto almeno in occasione del recente incontro della I Commissione invece il testo, e le questioni in esso contenute, non erano state nemmeno lette da chi di dovere.

Il Sindaco, presente all’incontro, ha elargito pillole di saggezza, interpretando le recondite ragioni (a lui sconosciute perché assente) dell’architetto Renzo Piano nel rifiutare l’incarico offertogli, e ha condiviso visioni urbanistiche “lungimiranti”, ipotizzando lo spostamento di volumi, ancora non meglio precisati, dal porto alla periferia urbana e avanzando l’ipotesi di stravolgere il neonato Piano urbanistico con la modifica della destinazione del previsto porto turistico, a nord di quello attuale, in un futuristico porto commerciale d’importanza nazionale. In concreto, il primo Cittadino continua a essere il fautore del rapido abbattimento a tutti i costi senz’alcuna idea di futuro per quell’area (sollevando peraltro perplessità anche sulla legittimità procedurale dell’opera).

Non un dirigente presente, per rispondere alle domande o per raccogliere richieste di atti e documenti, non un segretario a registrare e verbalizzare adeguatamente l’incontro. Nella sostanza la chiara sensazione di un incontro istituzionale di serieB”, convocato solo per poter adempiere obblighi legislativi, senza alcun amore né attenzione alla partecipazione dei cittadini. Anche gli inviti, scarni e passivamente collegati solo a chi nei mesi ha tenuto duro, confermando di volta in volta la volontà di continuare a partecipare, evidenziano l’assoluto disinteresse per un autentico percorso di pianificazione partecipata.

La SoleMare, neo proprietaria dell’ex area Italcementi, unica in grado di rispondere sulla ripresa dei lavori di “demolizione” (guai a chiamarli di “bonifica”), sulle centraline di monitoraggio (spostate altrove nel momento in cui erano più necessarie), sulle ragioni della rinuncia all’incarico da parte di Renzo Piano (avendo la Società, da sola, curato i contatti con lo studio dell’architetto), neanche a dirlo era assente.

Un breve riepilogo. A metà dicembre 2013, le prime richieste, subito dopo la mobilitazione affinché non si permettesse alla General Smontaggi, ditta specializzata nella bonifica di zone industriali dismesse, di abbandonare il cantiere, sono state il monitoraggio degli agenti inquinanti presenti e la caratterizzazione di manufatti e terreni, in parte, ancora oggi, inevase.

Contemporaneamente era stata sollevata la questione della poca chiarezza sulle regole e sulla loro interpretazione, elementi fondamentali per passare alla fase operativa vera e propria.

Nel frattempo il Coordinamento aveva suggerito il coinvolgimento di un architetto di chiara fama, esperto sul tema della riqualificazione di un’area portuale e capace di valorizzare con tale intervento progettuale il water-front urbano e l’immagine complessiva della città, garantendo una progettazione di altissima qualità. Era stato avanzato il nome dell’architetto Renzo Piano di Genova, condiviso da tutti ma successivamente contattato dalla sola Proprietà privata, senza alcuna rappresentanza istituzionale e politica della comunità cittadina. Inoltre si chiedeva che la Commissione Urbanistica aperta esprimesse una sua rappresentanza, con competenze professionali specifiche, che presenziasse al tavolo tecnico, sul quale l’Amministrazione comunale e i tecnici dei Privati coinvolti, avrebbero affiancatoil lavoro del progettista incaricato.

Infine il Coordinamento aveva sollecitato l’attivazione di processi partecipativi di pianificazionecon l’ausilio di un facilitatore esperto o di un tecnico di garanzia e, soprattutto, l’estensione della stessa pianificazione all’intera area portuale (contestualmente alla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale del porto di Monopoli). Nulla di tutto ciò è stato fatto in questi lunghi mesi.

Nonostante il rigore delle considerazioni esposte nel documento tecnico consegnato in Consiglio Comunale lo scorso 4 agosto, in cui si evidenziavano le criticità degli argomenti sopramenzionati, quando, dopo 7 mesi, è stata finalmente convocata la I Commissione consiliare urbanistica aperta non viene affrontato nessuno dei problemi sollevati, anzi, non viene detto assolutamente niente di nuovo. Peggio. Da un lato si difende la scellerata scelta della Proprietà privata di aver fatto ripartire i lavori di demolizione in assenza della centralina di monitoraggio (installata dall’Arpa all’inizio dell’estate e spostata qualche settimana fa a Gravina in Puglia per necessità di servizio). Si rifiuta la richiesta del Coordinamento, dei Consiglieri comunali del NCD (Angela Pennetti e Giovanni Palmisano) e del Consigliere comunale di “Manisporche” (Angelo Papio) di sospendere i lavori in attesa della reinstallazione di una efficiente centralina di monitoraggio delle polveri.

 Tanto premesso il Coordinamento Cittadino, al fine di poter proseguire nella partecipazione ai lavori della I Commissione urbanistica aperta chiede il rispetto delle seguenti condizioni:

  1. Immediata sospensione dei lavori di demolizionenell’area SoleMare fino alla ricolloca-zione della centralina di monitoraggio (da 2 mesi i lavori sono ripresi senza alcun controllo).
  2. Designazione di un Segretario che garantisca:

  • la puntuale verbalizzazione degli incontri, con successiva pubblicazione sul sito web istituzionale del Comune;
  • la necessaria estensione degli inviti, oltre alle realtà di cittadinanza attiva (il cui elenco sarà fornito qui in allegato), alle diverse proprietà private presenti nell’area in esame, all’Autorità Portuale del Levante, all’Ufficio Regionale del Demanio, alla Capitaneria di Porto, alla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici, all’Ufficio della Dogana, alle Utenze portuali (Armatori, Cooperative di pescatori, Cantieri navali, Circoli sportivi, Circoli nautici), alle varie realtà imprenditoriali presenti nell’area (Concessionari di aree demaniali, Esercizi commerciali, Distributori di carburante), alle Associazioni di Categoria cittadine, alle Organizzazioni studentesche e sindacali;
  • la raccolta delle richieste emerse durante gli incontri e il conseguente reperimento dei documenti o, se necessario, il coinvolgimento diretto dei Dirigenti di competenza.

  1. Nomina di un Facilitatore professionista che coadiuvi il percorso partecipativo almeno nella sua fase di avviamento secondo metodologie normate e sperimentate.

  1. Costituzione di un Tavolo Tecnico, che dovrà affiancare il professionista incaricato della progettazione generale, al quale sia presente, insieme a Comune, Utenze, Demanio, Autorità Portuale e Proprietari delle aree coinvolte, anche una Rappresentanza tecnica di tutte le altre realtà cittadine (Associazioni, Categorie lavoro, Studenti, Sindacati) presenti nella I Commissione consiliare urbanistica aperta.

Monopoli, 12 novembre 2014

Il Coordinamento Cittadino

delle Associazioni, dei Comitati, dei Movimenti

ed esponenti di Forze politiche di opposizione