“La donna e le sue 50 sfumature di emozioni” degli Psicologi di Puglia

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato degli Psicologi di Puglia giunto in redazione e relativo alla “Festa della donna”.

La Giornata Internazionale della Donna è occasione per riflettere sull’emancipazione femminile in relazione ai cambiamenti della donna nel rapporto con l’affettività e la sessualità  all’interno delle relazioni di coppia. Come psicologa psicoterapeuta sono stata colpita dal fenomeno – se così possiamo definirlo – letterario e cinematografico caratterizzato da 100 milioni di copie di libri venduti, per la maggior parte acquistati da lettrici donne, e interminabili file al botteghino con migliaia di adolescenti in attesa di “assistere” alla sottomissione psicologica e fisica di una ragazza ad un uomo incapace di accarezzare e amare. Questi argomenti catalizzano l’attenzione del pubblico tanto da diventare materiale per i media sul quale costruire dibattiti che coinvolgono fazioni opposte: pseudo-femministe che inneggiano alla parità ed alla libertà sessuale della donna, ed esperti sessuologi, psicologi, antropologi che affermano trattarsi di un fenomeno maschilista ed antiprogressista. In questo 8 marzo sono, invece, echi lontani i dibattiti sulle varie proposte di legge sull’introduzione dell’educazione affettiva emotiva e sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado, allo scopo di educare le bambine e i bambini, le ragazze ed i ragazzi ai sentimenti, ad una sessualità libera e consapevole, all’accettazione del proprio e altrui orientamento, in un contesto di rispetto delle differenze di genere. Giacciono nei cassetti degli assessorati progetti di legge finalizzati alla istituzione della figura dello psicologo nelle scuole per l’attuazione di interventi, tra gli altri, di prevenzione della violenza di genere e di ogni forma di bullismo. La conseguenza della nostra “sottomissione” a leggi di mercato che non rispettano neanche i minori è rappresentata dalle  giacenze in libreria di libri quali “Stereotipi di genere” e “Dalla parte delle bambine” e da film sottotitolati “50 sfumature di emozioni” relegati in cinema d’essay? E’ utile festeggiare l’8 marzo per ricordare le conquiste femminili ottenute, ma è necessario anche un ulteriore cambiamento culturale che investa tutti i settori di vita della donna, da quello del lavoro a quello delle relazioni intime. Seppur in presenza di leggi avanzate come quelle sui congedi parentali e l’affido condiviso, la donna è ancora in molti casi l’unica protagonista e si trova spesso sola a fronteggiare le innumerevoli mutazioni intervenute nella famiglia in relazione ad una società in continua repentina evoluzione. All’interno dei nuovi nuclei monogenitoriali, misti, ricostituiti, il ruolo maschile nella responsabilità delle relazioni intime e della sfera genitoriale è ancora ridotto. Il coinvolgimento e il cambiamento di prospettiva dell’uomo, spesso “schiavo” a sua volta di pregiudizi atavici, sarà il tassello necessario per il raggiungimento di una effettiva parità, ristrutturando così l’equilibrio tra i generi.

Dr.ssa Vanda Vitone

Vice Presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia