Acquaviva delle Fonti: arrestati due giovani rapinatori

Nella giornata del 16 c.m., i Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Gioia del Colle e della Stazione di Acquaviva delle Fonti hanno tratto in arresto, in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Bari, due 21enni di Adelfia, G. V. e C. A., entrambi censurati. In particolare i provvedimenti scaturiscono da meticolose indagini avviate, alla fine di giugno del 2015, in seguito ad una cruenta rapina, avvenuta nel centro abitato di Acquaviva Delle Fonti, allorquando due giovani, travisati e armati di pistola, dopo aver minacciato una giovane donna, appena scesa dalla sua autovettura per rincasare, si fecero consegnare la borsa contenente soldi in contanti e telefono cellulare. Grazie all’acquisizione di alcune testimonianze in loco, alla precisa descrizione dei malviventi da parte della vittima, l’attenzione degli investigatori si concentrava da subito verso un gruppo di giovani della limitrofa Adelfia dediti a reati contro il patrimonio. Le indagini, serrate, subivano una svolta decisiva quando, a seguito di altre due rapine commesse sempre tra la fine di giugno e i primi di luglio ai danni di due esercizi commerciali di Sannicandro di Bari e di Adelfia, si aveva modo di appurare,  grazie a meticolose attività tecniche, come G.V e C.A. si erano resi responsabili, in concorso, della rapina ad un supermercato di Sannicandro unitamente ad un terzo giovane incensurato, 19enne anch’egli di Adelfia, in atto sottoposto all’obbligo di dimora, e che, sempre insieme al 19enne, G.V. aveva partecipato alla rapina ad Acquaviva mentre C.A aveva preso parte a quella ai  danni di un supermercato di Adelfia. Grazie poi al ritrovamento, durante le successive perquisizioni domiciliari, di parte dell’abbigliamento utilizzato durante le azioni criminose, gli investigatori  chiudevano il cerchio sui due giovani, già sottoposti al regime degli arresti domiciliari per altra causa che, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, venivano entrambi tradotti presso la Casa Circondariale di Bari e dovranno rispondere, a vario titolo, di rapina a mano armata in concorso.