GABBIANI IMBRATTATI DI OLI VELENOSI Al largo di Monopoli, Polignano e Mola

Gabbiani imbrattati di oli velenosi. Se ne vedono sempre, ma in questi giorni sono davvero tanti lungo tutta la costa barese. Incidenti non dichiarati? Pulizie illegali di cisterne? Queste bestiole destinate ad una morte atroce, ci ricordano che quelle stesse sostanze ce le ritroveremo (e ce le ritroviamo) nei nostri stessi corpi e, soprattutto, nei corpi dei nostri poveri e ignari bambini, figli di generazioni di cittadini che stanno distruggendo il loro futuro. Nel caso specifico si tratta di chiazze di oli presenti a largo, quindi difficilmente individuabili. I gabbiani rimangono imbrattati durante le loro battute di pesca a largo. In questi giorni, un gruppo di biologi marini, hanno trovato davvero tanti esemplari ridotti come quello ritratto in foto.  Il sospetto è che ci sia stato qualche incidente non dichiarato o navi cisterna che effettuano lavaggi sversando il tutto, illegalmente, in mare. I gabbiani monitorati, posati sulla costa di Monopoli, vanno a pesca anche molto a largo e percorrono grandi distanze ogni giorno. I rinvenimenti rientrano tra le attività di monitoraggio mensile svolta  lungo tutta la costa barese e nord brindisina per il monitoraggio degli uccelli marini, autorizzata dalle Capitanerie di Porto.  Gli esperti si fermano in punti prestabiliti osservando il mare a largo, con l’ausilio di potenti cannocchiali, e puntando gli obiettivi su tutti i gabbiani e altri uccelli marini posati lungo la costa. Il monitoraggio viene effettuato anche all’interno del porto di Monopoli grazie ad un permesso speciale concesso dalla Guardia costiera. Il monitoraggio ha, inoltre, la finalità scientifica di monitorare la diversità delle specie che frequentano il basso Adriatico e le variazioni numeriche degli uccelli marini registrate di mese in mese e di anno in anno. La novità, preoccupante, emersa dall’ultimo monitoraggio riguarda i poveri gabbiano imbrattati di oli velenosi.

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