Coronavirus, tifosi dell’Atalanta a Lecce

Il calcio dei due pesi e delle due misure: rinviate solo cinque delle partire di serie A previste per domenica 1 marzo, mentre tutte le altre saranno regolarmente disputate. Evitare allarmismo, si dirà, peccato che tra quelle da disputare vi sia Legge/Atalanta, decisione non condivisa dal sindaco di Lecce Carlo Salvemini: “La decisione del Ministero dello Sport, della Figc e del Coni di rinviare solo cinque delle partite del campionato di serie A previste per domenica 1 marzo è di difficile comprensione – dice il Primo Cittadino – sarebbe stato preferibile procedere per tempo al rinvio dell’intera giornata calcistica con una motivazione unitaria di prevenzione. Il Governo ha deciso che si giocheranno regolarmente a porte aperte Lecce – Atalanta, Lazio – Bologna, Napoli – Torino senza alcun divieto di trasferta per i tifosi ospiti, di cui pure si è parlato nei giorni scorsi come provvedimento chiaramente auspicato dalla Regione Puglia e dal Comune di Lecce”.  La Regione Puglia, la Prefettura, la Asl territoriale, il Comune di Lecce e le altre autorità locali hanno dovuto prendere atto di questa decisione del Governo, e si attiveranno per fronteggiare al meglio la situazione prevedendo, in caso di riscontro di sintomi coerenti, l’attivazione di rigorosi protocolli sanitari. A tal fine saranno installate agli ingressi dello stadio dalla Asl di Lecce postazioni per uno screening sanitario di base destinato agli spettatori della partita sul modello di ciò che accade negli aeroporti. Postazioni che provvederanno all’accoglienza degli ospiti cui saranno notificati gli interventi preventivi previsti dalle disposizioni ministeriali. Anche il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha commentato: “la decisione di consentire ai tifosi dell’Atalanta la trasferta a Lecce non è condivisa dalla Regione Puglia, perché temiamo che questo esponga a inutili rischi di contagio”.

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