Noci, messaggio del sindaco Nisi

di DOMENICO NISI (sindaco di Noci)
È bella Noci nel suo silenzio!

Sono consapevole di quanto possa essere pesantemente diffusa, ormai, la sensazione di essere come inondati da appelli, inviti, testimonianze e slogan più o meno persuasivi. Ciascuna comunità, non solo cittadina, è raggiunta da richiami reiterati, da parte dei propri rappresentanti, al mantenimento dei comportamenti prescritti.

Temo, tuttavia, che non sia ancora superfluo insistere su quanto con forza si ripete da giorni. Vorrei farlo in maniera, finalmente, definitiva: bisogna restare in casa ed è indispensabile rispettare rigorosamente le norme relative alle distanze di sicurezza nei casi in cui si debba inderogabilmente uscire.

I ragazzi, in particolare, ma anche qualche adulto e persino alcuni anziani sembrano non aver ancora capito. Ma non c’è più tempo e non c’è altro modo di spiegare. I genitori, perciò, non devono consentire ai ragazzi di uscire. E sugli anziani occorre vigilare.

Gli studi in corso presso prestigiose Università stanno rilevando l’efficacia, per il rallentamento dell’epidemia, della quarantena precoce e rigorosa. Gli epidemiologi, per parte loro, ripetono senza sosta che non c’è altro mezzo di difesa personale e di lotta al contagio se non l’isolamento e l’igiene.

Dunque, non può e non deve esserci nessuna deroga alle disposizioni emanate dagli organi istituzionali e di governo. Nessuna. Per quanto dure e radicali possano essere avvertite. La noia e la disabitudine a stare soli non sono ragioni sufficienti a per far pagare ad altri, a se stessi e al Paese intero prezzi troppo alti.

Ricordo, semmai ce ne fosse bisogno, che i beni di prima necessità non mancano e non mancheranno. Non sono necessarie scorte ed è molto importante che una sola persona per famiglia sia occupata a procurare fuori di casa quanto serve, per evitare che si crei assembramento nei supermercati e nelle farmacie.

Ho ancora due pensieri. Il primo è rivolto chi è solito praticare i giochi di lotteria: anche questa pratica andrebbe sospesa, perché costringe a distanze ravvicinate. Inoltre, mi permetto di invitare a riflettere su quanto sia inopportuno ed eticamente discutibile, in un momento di così grave precarietà, affidare alla sorte il proprio denaro. In tal senso è molto apprezzabile la decisione dei gestori delle Tabaccherie di limitare l’orario di accesso a queste attività.

Il secondo pensiero è rivolto a chi gestisce la vendita di igienizzanti e dispositivi di protezione: non è questo il momento, né questa la merce a cui applicare la legge di mercato e, perciò, far lievitare oltre misura i prezzi di mascherine e disinfettanti.

Se lo stato di emergenza può indurre a farci sentire in una sorta di ‘zona franca’, di apparente assenza di sanzioni, voglio avvertire che non è così. Come avverto che le forze dell’ordine, Carabinieri e Vigili Urbani – che ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo – sono già impegnati in una costante sorveglianza e sono chiamati all’intransigenza.

Io credo che se tutti saremo capaci di comprendere quanto va compreso e di agire come occorre agire questa circostanza che ci ha sorpresi, spaventati e confusi lascerà del buono e del nuovo.

Non mancano, fra i tanti appelli e richiami, anche messaggi e pensieri, spesso autorevoli e illuminanti, che suggeriscono sguardi positivi e ricerche di senso in questa esperienza nuova che ci troviamo a vivere.

C’è persino una bellezza, pur velata da una insolita tensione, che si manifesta negli spazi immediatamente liberati dal rumore quotidiano: è bella Noci nel suo silenzio!

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