Conversano, parroco del Carmine espone Crocifisso miracoloso

La storia del cristianesimo è piena di miracoli legati a processioni di immagini e oggetti sacri. Oggi, giorno di Venerdì Santo tradizionalmente dedicato ai riti dei Misteri e che solitamente vede sfilare processioni per la città, don Luciano Rotolo, parroco del Carmine, ha esposto sul sagrato il crocifisso miracoloso custodito in questa antica chiesa, fatta costruire dal Casato degli Acquaviva d’Aragona. Don Luciano ha anche aperto le porte della Chiesa, invitando i fedeli ad accedervi rispettando le norme previste dalla Conferenza Episcopale Pugliese e dal Governo riguardo il contenimento della pandemia. Il gesto del parroco è stato molto apprezzato dai fedeli. Dalle finestre delle abitazioni che si affacciano su piazza Moro si vedono in tanti farsi un segno della croce. «È un modo per abbracciare la comunità – ammette il parroco – . Ed è la preghiera che la unisce.” Il rito che don Luciano compie non è certo un’eccezione nella Puglia piegata dal contagio. Dalle adorazioni straordinarie alle benedizioni “speciali”, dalle corone del Rosario consegnate nei paesi alla riscoperta di crocifissi “miracolosi”, le comunità si affidano alla preghiera come antidoto al male. E la accompagnano a pratiche di pietà popolare che, come ha profeticamente detto Papa Francesco, sono come «un sistema immunitario».

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