Il “Canto all’uovo” organizzato da Franco Leggiero

La notte del Sabato Santo piccoli gruppi di suonatori erano soliti uscire di buon’ora per recarsi nelle varie masserie e intonare “Il Canto alle Uova”(candé all’ove). I canti erano riferiti alla Morte e Resurrezione di Cristo e al pianto della Madonna. Si cantava fino a quando i proprietari della masseria o della casa di campagna uscivano con numerose uova in mano da porre nel cesto che l’incaricato tra i  questuanti recava in mano e forniva una breve ospitalità ai cantori che, subito dopo si incamminavano verso altre masserie. Alla fine del giro tutto il ricavato si spartisce equamente. (notizie tratte da Passaturi.it)

Si tratta di un’usanza molto diffusa anche nella nostra Monopoli, un vero e proprio rito propiziatorio legato alla madre terra, che vede nell’uovo il simbolo della vita che può sorgere o che può Risorgere a nuova vita. Quest’anno, sussistendo l’emergenza covid – 19, non è stato possibile andare in giro e allora vi riportiamo l’iniziativa del consigliere Franco Leggiero.

 

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