Monopoli ReStart e la ricerca dello “spazio vitale”

Sul pacchetto di provvedimenti approvati dall’Amministrazione Comunale di Monopoli, è intervenuto in serata il consigliere comunale di Manisporche Angelo Papio, del quale condividiamo il pensiero ritenendolo utile al dibattito pubblico:

Il primo pacchetto per l’avvio della ripresa economica e sociale della nostra città si chiama “Monopoli ReStart” ed ha già l’acre sapore della beffa. Vista l’impossibilità di partecipare a una Commissione Covid-19 realmente aperta a proposte e realtà economiche e sociali locali, non ci aspettavamo la rivoluzione, ma neanche una Delibera di Giunta così discutibile.

Alle necessarie e pur rimodulabili semplificazioni amministrative si abbina una spasmodica ricerca di spazi vitali in ogni millimetro del centro storico, tale da costringere il Sindaco a chiedere a residenti e operatori una indispensabile comprensione a fronte di un’estate che sarà “particolare”.
E potremmo anche non soffermarci troppo su questa scelta, se ad essa non coincidesse la mancanza di attenzione verso quegli operatori del settore ristorazione che non hanno la fortuna di lavorare su area pedonale (a differenza di tutto il centro storico) e dovranno accontentarsi di piccoli sconti e procedure semplificate, probabilmente irrealizzabili.

E così, mentre le forze dell’ordine lavorano per evitare assembramenti nei luoghi della movida, la nostra amministrazione li favorisce aumentando posti a sedere nei pressi dei soliti luoghi, dimenticandosi (allo stesso tempo, non in alternativa!) di quelle piazze e di quei luoghi che invece favorirebbero distanziamento e quiete sociale.

Anche ai più scettici sarebbe bastato farsi un giro per Piazza Vittorio Emanuele, nel fine settimana, per comprendere quale straordinaria funzione e centralità potrebbe rivestire nel rilanciare la città, garantendo tranquillità, spazi aperti e una via d’accesso verso qualunque altra meta cittadina.
Invece, peggio ancora, la possibilità ipotetica di somministrare in alcune piazze aperte al traffico (Piazza Vittorio Emanuele, Piazza XX Settembre, Piazza Manzoni) diventano la scusa per giustificare nuove aree del centro storico da adattare a zone ristorazione (Piazza Palmieri, Larghetto Garibaldi, Via S.Angelo, Largo Magno), alla faccia dei residenti. Oltre al danno, la beffa.
La stessa idea di consegna tramite servizio di delivery nelle piazze aperte al traffico, rasenta l’offesa ad attività che fanno il proprio onesto lavoro.

E gli altri operatori che svolgono attività non legate alla ristorazione? E le altre categorie produttive? E le altre pedonalizzazioni? Niente.
Perché nuove idee, nuovi spazi, nuovo sostegno viene lasciato a imprecisati atti futuri, rimessi ai dialoghi sotterranei del Sindaco e a nessun tipo di confronto.

Ci piacerebbe, infine, sapere quali sono i margini di movimento sul bilancio comunale, continuando a non comprendere perché sia così difficile immaginare azioni di sostegno alle nuove attività, agli esercizi commerciali che stentano a riaprire, a colmare la riduzione delle entrate che un eventuale spostamento delle aree blu andrebbe a determinare. Già dallo scorso 18 marzo il Governo ha emanato indicazioni ai Comuni per la fase di emergenza nella quale sono venute a trovarsi la miriade di piccole attività produttive locali. Per esempio, nel Rendiconto del Comune di Monopoli del 2018 vi era un avanzo di amministrazione pari a circa 27 mln, dei quali 5 mln con libera destinazione. Possibile che di questa somma neanche 700/800 mila euro siano utilizzabili per aiutare, con un sostegno immediato e diretto, chi oggi è in difficoltà e non potrà trarre giovamento dalle misure per il rilancio turistico?

Potrete anche non rispondere a noi, ma per quanto tempo continuerete a non rispondere agli appelli di quella parte sofferente di città produttiva, che continuate a trascurare?

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