Conversano in lutto per la 21enne Stefania D’Attoma

La ricorderemo con la giacca di jeans sulla quale aveva dipinto un sogno: polmoni puliti, per sé e per chi sta lottando contro il Coronavirus. Stefania D’Attoma aveva solo ventun anni. Oggi, nel primo pomeriggio, il suo cuore ha smesso di battere e il suo sogno è svanito. Da quattro combatteva contro un cancro aggressivo ai polmoni. Durante l’emergenza sanitaria, la giovane guerriera di Conversano aveva deciso di lanciare un messaggio di speranza con un dipinto che dava forma ai polmoni con rami verdi, dai quali sbocciano fiori colorati. È iniziato tutto nel 2016, quando aveva 17 anni. Iscritta al Liceo socio-economico San Benedetto, aveva discusso la maturità a casa perché la chemioterapia le impediva di andare a scuola, di stare a contatto con gli amici. I professori da lei, le davano il materiale, aiutandola così a conseguire il diploma di maturità. Quello che gli studenti di tutta Italia stanno sperimentando in queste settimane, insomma, Stefania l’ha già dovuto affrontare a causa della malattia. Una malattia che ha affrontato a viso aperto, con fiducia. Stefy era carica di vitalità e molto creativa. Lo scorso anno partecipò all’iniziativa “Temporary me” promossa da Charity chic, onlus del Centro Servizi di Volontariato San Nicola di Bari: cinque ragazze del reparto di Oncologia del Policlinico di Bari seguivano con lei un percorso di cura dell’aspetto esteriore con il make up e interiore con l’aiuto di una mental coach.
“Ho vent’anni e combatto il cancro (anche) facendomi bella”, diceva Stefania.
Oggi, dopo la lunga battaglia, Stefania si è arresa e lascia in eredità a tutta la comunità cittadina il dipinto stampato a metà marzo, con l’inizio del lockdown, sulla sua giacca d jeans con il suo profondo significato: “Mi è venuta in mente l’idea di realizzare questo dipinto – disse a SudEst Online nel giorno della sua presentazione su facebook -. Ho sempre avuto la passione per il disegno, però per la prima volta ho dipinto qualcosa su un giubbotto di jeans. È un indumento che ho sempre indossato durante gli anni a scuola”. Così, preso un pennello e cinque colori, si mise all’opera. Gli alberi bronchiali dei polmoni si trasformarono in rami verdi dai quali spuntava fiori colorati. “Ci ho messo quattro giorni per realizzarlo – disse – perché non posso rimanere seduta per molto tempo. Il mio sogno è avere due polmoni sani e che la mia malattia svanisca”. In quei giorni, il suo sogno era simile a quello di migliaia di italiani contagiati dal terribile Covid-19: tornare alla normalità. Stefania non ce l’ha fatta e oggi, la notizia del suo decesso, è stata accolta con sgomento dalla città e da centinaia di internauti che hanno versato le loro lacrime sui social. La redazione è vicina alle famiglie D’Attoma-Lamontanara colpite da un così grave lutto.

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