Archiviata indagine su Michele Emiliano: non fu abuso d’ufficio

La gip Antonella Cafagna del Tribunale di Bari ha scagionato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per le designazioni nel cda di InnovaPuglia, sostenendo che non aveva alcun dovere di verifica perché spettava agli interessati dire la verità. Incredibile ! Dopo la brutta notizia della conclusione dell’indagine per corruzione, per Michele Emiliano presidente della Regione Puglia, ne arriva una buona nell’ambito dell’inchiesta in cui il presidente era indagato per “abuso d’ufficio” insieme al dirigente regionale Nicola Lopane. La gip del Tribunale di Bari Antonella Cafagna ha accolto l’ archiviazione, richiesta dal pm Chiara Giordano, motivando che ” Le nomine di Francesco Spina e Alessandra Lopez nel Consiglio di amministrazione di InnovaPuglia, da parte del presidente della Regione, Michele Emiliano, sono state legittime” . L’indagine era scaturita a seguito di una delega della Corte dei Conti pugliese affidata alla Guardia di Finanza , che aveva acceso un faro sulle società in house della Regione tra le quali InnovaPuglia. Gli accertamenti avevano fatto emergere che su proposta di Emiliano la giunta regionale, il 28 luglio 2017 aveva nominato il cda di InnovaPuglia, costituito dal presidente Fabrizio D’Addario e dai consiglieri Alessandra Lopez e Francesco Spina. In base alla Legge Severino queste nomine erano condizionate all’acquisizione di documentazione che comprovasse l’assenza di cause di inconferibilità e incompatibilità. Spina aveva presentato la propria documentazione il 2 agosto 2017, omettendo però di indicare che all’epoca era ancora sindaco di Bisceglie e che aveva in atto contenziosi civili con la Regione Puglia a causa di incarichi legali svolti diversi anni prima. Qualcosa che non poteva essere ignota alla Giunta regionale ed in particolare ad Emiliano. Secondo la Guardia di Finanza per questo motivo non avrebbe potuto assumere l’incarico nella società InnovaPuglia, il cui statuto prevede che l’intero consiglio di amministrazione detenesse poteri gestionali. Una questione che invece Spina aveva pensato di bypassare con una dichiarazione inviata alla Regione il 16 agosto 2017, cioè dopo che la nomina era diventata esecutiva, in cui dichiarando di essere sindaco di Bisceglie, si impegnava contestualmente a non assumere deleghe o poteri di rappresentanza in Innova Puglia. L’ ANAC a cui si erano rivolti i consiglieri regionali del Movimento5 Stelle, che sostenevano l’illegittimità delle nomine, ha escluso a luglio 2019 che la nomina di Spina fosse incompatibile. Di oggi la notizia dell’archiviazione.

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