Conversano è una città “Covid Free”

Da ieri la città è Covid free, «ma serve responsabilità». Dopo quasi quattro mesi, i positivi al coronavirus hanno raggiunto quota zero. Queste notizie fanno ben sperare ma, come raccomandano l’Azienda sanitaria locale, il Distretto socio sanitario e l’amministrazione commissariale del Comune, è comunque fondamentale il comportamento responsabile di ciascun cittadino per evitare nuovi contagi. Nel momento di picco dell’epidemia, all’inizio di aprile, i malati residenti in città avevano toccato tra contagiati, quarantene vigilate e precauzionali, il centinaio di unità, con nessun decesso. Mentre il reparto Covid del Villa Lucia Hospital ha ospitato 8 ricoverati su un numero di letti in Pneumologia pari a 80, 30 posti di terapia intensiva. Il Covid ha interessato soprattutto persone anziane ospitate in Rsa (residenze sanitarie assistite) e Case di riposo ed operatori sanitari (medici, infermieri e Oss). Le situazioni più critiche hanno riguardato alcuni anziani, che tuttavia ce l’hanno fatta, superando crisi anche difficili.
Il post-Covid in città prevede ora il potenziamento del Centro di Pneumologia e Malattie respiratorie nel Pta (Presidio Territoriale di Assistenza) Florenzo Jaja, punto di riferimento per un vasto bacino d’utenza del sud est Barese, pari a circa 400mila abitanti con una media annuale di circa 5mila pazienti presi in cura. «Fra le 27 branche specialistiche attualmente presenti nella struttura di Conversano – comunica la Asl Ba – la Pneumologia occupa un posto di rilievo. La direzione della ASL Bari, di concerto con il direttore del distretto socio sanitario n. 12, Antonio Milano, ha predisposto un potenziamento dell’attività ambulatoriale per assicurare ai pazienti forme alternative al ricovero ospedaliero, con la realizzazione di adeguati percorsi ambulatoriali in Day Service e programmi di assistenza territoriale in specifici setting assistenziali. E’ il primo step per la creazione della rete ospedale-territorio finalizzata alla presa in carico di pazienti cronici, fragili e complessi». La nuova programmazione coincide con l’insediamento, nei giorni scorsi, della nuova specialista, la pneumologa Lucia Rubino «con alle spalle una consolidata esperienza ospedaliera nella gestione diagnostica e terapeutica – informa ancora l’Azienda sanitaria – dei pazienti affetti da patologia respiratoria. L’ambulatorio di Pneumologia – aggiunge – è destinato alla cura ed al follow up delle malattie respiratorie croniche (bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, asma bronchiale, insufficienza respiratoria cronica, malattie dell’interstizio polmonare ed ipertensione polmonare). Nella progettualità della direzione del distretto in ambito pneumologico, c’è anche l’intento di mettere in piedi un centro di riferimento per la cura dei disturbi del sonno». «Il Florenzo Jaja di Conversano rappresenta un punto nevralgico importantissimo nella rete della assistenza territoriale della Asl – spiega il direttore generale, Antonio Sanguedolce – è stato infatti individuato dalla Regione Puglia come struttura capofila del progetto Hospitality, che riuscirà a combinare offerta sanitaria con accoglienza e comfort per utenti, pazienti e operatori, dando un carattere identitario alla sanità pugliese, capace di assicurare prestazioni e servizi in ambienti confortevoli e sostenibili». (da La Gazzetta del Mezzogiorno dell’8 luglio 2020)

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