Fitto, mi rimetto in gioco per amore della Puglia

Oltre la politica degli slogan, nessuna polemica ma analisi serie e proposte concrete attraverso il sogno e l’idea di cambiare una regione.  Tra testa e cuore, ragione e sentimento, Raffaele Fitto si mostra al naturale nella sua campagna elettorale per la corsa allo scranno più alto di via Gentile. Il candidato del centrodestra scende in campo per raccontare una Puglia che guarda al futuro nella sua visione di squadra e non individualista con un solo uomo al comando. La squadra non sarà solo composta da assessori ma punta alla valorizzazione delle istituzioni. Nel programma dell’europarlamentare  di Maglie – che sottolinea l’importanza di una coalizione unità – restano i temi cardine di quello che definisce “il fallimento dell’attuale amministrazione”: sanità, agricoltura e spesa europea. “Io ci sono, mi metto in gioco. Con la testa e con il cuore” – spiega  Fitto illustrando alla stampa la campagna di comunicazione “Raffaele dialoga con Fitto”. “Voglio spiegare – ha proseguito – perché Raffaele si candida, mettendoci passione e cuore, e perché Fitto ha un’idea e un progetto preciso per cambiare questa regione. Sono due elementi che vanno insieme, che sono una sintesi necessaria. Non abbiamo slogan o foto sistemate, ma foto vere che raccontano chi siamo e cosa vogliamo fare. Nei prossimi 40 giorni vogliamo realizzare un proficuo dialogo con i pugliesi. Mi rimetto in discussione, mettendo in campo la passione senza tralasciare la concretezza. Vogliamo rappresentare sia il lato istituzionale che quello personale. Sarei potuto rimanere nella posizione prestigiosa che ricopro in Europa, ma mi sono rimesso in gioco perché amo questa regione e c’è la necessità di cambiarla profondamente”.  “Il centrosinistra  – osserva Fitto – non ha fatto nulla sulla doppia preferenza di genere per cinque anni” e “adesso minacciano ricorsi contro loro stessi, un circuito perverso”. Rispondendo ad una domanda su possibili ricorsi annunciati da alcuni consiglieri regionali di centrosinistra, come Fabiano Amati (Pd), Fitto ha replicato: “Dopo che hanno ricevuto la diffida da parte del governo nazionale del loro stesso colore politico, hanno fatto in Giunta regionale un testo che noi abbiamo votato. In Consiglio hanno provato a cambiare inserendo altri temi nel disegno di legge e hanno abbandonato l’Aula dopo che era stato approvato un nostro emendamento che a loro non piaceva. Abbiamo chiesto di convocare nuovamente il Consiglio regionale e non lo hanno fatto. Siamo stati vittima di un commissariamento mai accaduto prima e adesso minacciano i ricorsi, sempre loro. E’ un circuito perverso, è davvero imbarazzante quello che è accaduto e quello che stanno provando a fare”. Tornando a parlare del programma elettorale “Non ci sarà un uomo solo al comando come accaduto negli ultimi cinque anni, noi vogliamo lanciare il messaggio della squadra, di una squadra che sarà all’altezza della Puglia, con un mix di esperienza, gioventù e tanti volti della società civile”. “Il ruolo di presidente – ha continuato – può portare a isolarti. In passato abbiamo commesso degli errori e ci siamo divisi, questa volta il centrodestra è compatto e una ha idea precisa di cosa vuole fare e dove vuole andare. Vogliamo mettere insieme la Puglia per un sogno, per il futuro. Vogliamo superare la logica degli slogan, che hanno creato solo danni al nostro Paese e alla nostra regione. Abbiamo un sogno: trasformare questa regione e credo ci siano tutte le condizioni per farlo. Io vivo in Puglia, i miei figli vivranno in Puglia, ognuno di noi ha dubbi enormi sul futuro: io voglio costruire una regione capace di assicurare risposte. Vogliamo costruire una regione diversa, cambiarla prendendo atto dei più grandi fallimenti di questi anni. Questa è una regione nella quale non si realizza una infrastruttura da 15 anni, non si spendono i soldi europei, è una regione in cui l’agricoltura è in ginocchio”.

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