Conversano – Elezioni, i temi del ballottaggio

Rinnovare la classe politica e sognare una città che sia proiettata nel futuro. Dare fiducia a politici che siano competenti e sappiano adoperarsi per realizzare grandi opere. Ne avverte un gran bisogno Conversano, città che sta segnando il passo. Da anni infatti la città è ferma. La sua classe politica non riesce a sbloccare un’opera pubblica degna di tal nome: non è in grado di pianificare il suo territorio. Le ultime grandi opere risalgono agli anni Settanta e Ottanta (circonvallazione, ospedale, pozzi artesiani, piano regolatore che diede vita alle zone pip e favorì lo sviluppo urbanistico e imprenditoriale della città). A quegli interventi, realizzati da una classe politica attenta, concreta e soprattutto rappresentativa (in quegli anni i nostri politici detenevano le leve di comando a livello provinciale, regionale e nazionale), è seguito il nulla. Il nulla “cosmico”. Forse nessuna città come Conversano ha pagato, in negativo, lo scotto del passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica. Da punto di riferimento, la città è diventata il fanalino di coda del barese. Dal 1994 ad oggi, Conversano ha collezionato occasioni perdute. Il Pug è il primo. Il mancato interramento della ferrovia è il secondo. C’è poi il mancato completamento della circonvallazione(a Conversano i tir continuano a transitare davanti al Castello!) con i nostri “bravi” amministratori che si sono fatti scippare i finanziamenti dai comuni viciniori. E cosa dire del depauperamento del patrimonio sanitario, con la riconversione mai realizzata del Florenzo Jaja e la mancata bonifica della discarica? L’elenco è lungo, tocca tutti i settori, ma noi ci limitiamo a soffermarci sulle opere strategiche, perché solo queste sono in grado di sviluppare opportunità. E’ noto che per realizzare grandi progetti, c’è bisogno di grandi politici. E in questo Conversano latita. Ma si sa che laddove non spicca un “fuoriclasse” (un Di Vagno, un Fantasia non nascono tutti i giorni) è la squadra a fare la differenza. Squadra significa coesione, collaborazione, amore perla comunità. Princìpi ai quali Loiacono e Matarrese (i due candidati sindaco del centrosinistra) avrebbero dovuto ispirarsi per creare i presupposti per una nuova stagione politica a Conversano. Davvero incomprensibile il loro harahiri: hanno litigato pur avendo la possibilità di riunire il centrosinistra, di darsi delle chance elettorali al ballottaggio di domenica. Hanno litigato sapendo che pochi giorni prima il loro candidato, Michele Emiliano, era stato confermato governatore della Regione Puglia, raccogliendo a Conversano il 51% dei voti! Quale miglior garante, il centrosinistra avrebbe potuto avere per cominciare a concretizzare interventi come l’interramento, il completamento della circonvallazione, il potenziamento dello Jaja, l’attuazione del Pug, la bonifica di Martucci, tutte di competenza regionale?
Quanto accaduto tra le due “fazioni” del centrosinistra va declinato alla voce: irresponsabilità. Ancora una volta, i politici di casa nostra hanno anteposto le aspirazioni personali agli interessi della comunità. Hanno ignorato le grandi opportunità che è possibile cogliere, dimostrando ancora una volta la loro inadeguatezza. Per questo siamo convinti che, prima di ogni altra cosa, Conversano abbia il reale bisogno di rinnovare radicalmente la sua classe politica. Triste ammetterlo, ma viste le premesse, con gli uomini in corsa per il ballottaggio è davvero difficile immaginare un futuro. L’auspicio è che gli “attori” sappiano smentirci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *