Coprifuoco nel barese, “autonomia ai sindaci”

Coprifuoco: i sindaci potranno decidere di chiudere i luoghi più a rischio, seguendo l’andamento dei contagi nelle rispettive città. Le ordinanze dei Comuni dell’area metropolitana di Bari sul cosiddetto «coprifuoco», cioè il divieto di stazionamento dalle 21 nelle strade e piazze individuate dai sindaci, «saranno legate agli assembramenti e all’indice dei contagi». E’ quanto emerso dalla riunione del Comitato per l’ordine pubblico convocato dalla Prefettura di Bari, al quale hanno partecipato in video-conferenza tutti i 41 sindaci dell’area metropolitana. «La riunione – ha spiegato Antonio De Caro, sindaco di Bari e della Città metropolitana, a nome dei suoi colleghi – è servita a coordinare i Comuni dell’area metropolitana di Bari con il prefetto, il questore, le altre forze dell’ordine e il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl, in modo da avere un comportamento uniforme sulle ordinanze. I comuni che non registrano un incremento dell’indice di contagio e dove non ci sono assembramenti, non ci sarà bisogno di ordinanze. Sono tanti i Comuni che ne avranno bisogno – aggiunge il sindaco di Bari -, per fortuna non tutti quelli dell’area metropolitana di Bari». «Abbiamo colto l’occasione – ha aggiunto – anche per capire insieme al direttore del Dipartimento della Asl le procedure sui tamponi e quelle per il rientro a scuola attraverso le certificazioni dei pediatri. Abbiamo capito che nei prossimi giorni partirà una campagna di tamponi rapidi, che consentirà di sapere il risultato dopo soli 10 minuti, con meno dispendio di tempo e di energie».

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