Conversano, la nuova maggioranza, nuovi 8 su 10

Con la firma dei decreti assessorili, prende forma oggi a Conversano il Lovascio-ter. Già note le nomine: a Vito Cerri quella a vice sindaco con delega all’Urbanistica; a Dario Berti le Politiche sociali; Catia Sportelli a Turismo e cultura; Tiziana Palumbo Attività produttive e Lavori pubblici e Francesca Lippolis (Bilancio, finanze e programmazione). Queste nomine incidono in maniera importante sulla formazione del nuovo Consiglio comunale, l’organo politico dell’amministrazione che darà l’indirizzo alle attività e sarà impegnato nel lavoro delle commissioni permanenti. E’ noto che senza un consiglio comunale qualificato, nessuna amministrazione può assicurare grandi prospettive. Per questo il nostro giornale ha avviato una prima analisi dei componenti la nuova assemblea, un’analisi che fa emergere dati importanti. Il Lovascio-ter sembra, infatti, avere tutte le qualità e le competenze per puntare alla realizzazione di grandi progetti per la comunità.
MAGGIORANZA: RINNOVAMENTO E QUALITA’
La maggioranza civica chiamata a governare la città dal 2020 al 2025 è quasi completamente nuova e di alto livello. Tra i “fantastici 10” consiglieri comunali di Lovascio, vantano precedenti esperienze solo l’avvocato Carlo Gungolo (ex vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici nella precedente giunta Lovascio) e Lorenzo Abbruzzi (per 22 mesi consigliere di opposizione alla disastrata amministrazione Loiacono). Conferma il forte rinnovamento, l’elezione degli altri 8. Spicca tra i banchi consiliari la presenza del cardiologo Sebastiano Cascella, dirigente medico al Policlinico di Bari nonchè erede di una famiglia conversanese che ha dato lustro alla città e nel parentado vanta il cardiologo Vito (suo papà) e l’ingegnere Domenico, zio del neo consigliere, colui che progettò l’Ospedale Florenzo Jaja nel 1970. Medico anche Domenico D’Addetta, già impegnato nell’emergenza urgenza come medico del 118 della postazione di Polignano a Mare; ora titolare dell’ambulatorio per la medicina di base a Conversano e Triggianello. Sono tutti avvocati i neo-consiglieri Roberto Berardi, Mario Loiacono, Katiana Sportelli, Daniela Martino. E’ geometra il giovanissimo (classe ’95) Domenico Di Vagno, appartenente alla terza generazione di una nota e stimata famiglia di geometri di Conversano (suo nonno Domenico esercitava nel suo studio in via Matteotti, il suo papà Giovanni ha proseguito l’attività). Infine, una figura molto seguita dai giovani della città: è quella del giovane operaio, dipendente della locale azienda di igiene urbana, Ciro Moramarco, tra i più suffragati sia alle elezioni del 2018 (sarebbe stato eletto se al ballottaggio avesse vinto il candidato sindaco Pasquale Gentile) che a quelle del 2020.
MINORANZE
Siederanno sui banchi delle minoranze: Maurizio Galiano (direttore dell’Istituto di ricerca Dyrecta, già consigliere comunale, per un breve periodo, nell’amministrazione Judice 2003-2008, e assessore per pochi mesi nella giunta del decaduto Loiacono nel 2019); Vito Damiani (più volte assessore e consigliere comunale, funzionario Agea ed ex sub commissario Arif del quale è ora consulente); Gianvito Matarrese (ex consigliere e dipendente Asl presso il Dipartimento di Igiene). Nell’altra minoranza, il sindaco decaduto Pasquale Loiacono (già consigliere e assessore in giunte di sinistra e destra; sconfitto al ballottaggio del 4 e 5 ottobre); l’ex consigliere e assessore Enzo D’Alessandro (dipendente Asl e, in politica, transitato in tanti partiti, da sinistra a destra – sostenne il fittiano Piemontese nel 2002 – per anni collaboratore di Alberto Tedesco, ex assessore regionale alla Sanità); la giovanissima studentessa universitaria Barbara Accardo, figlia di Iuri, militante di Rifondazione Comunista ed espressione di Quark, un gruppo nato tra i volontari di Lector in Fabula della Fondazione Di Vagno.
GLI ERRORI DI MASTROLEO E DELLA FONDAZIONE DI VAGNO
E a proposito di Quark va sottolineato un dato che pur non avendo inciso più di tanto in campagna elettorale, sancisce una verità: la Fondazione Di Vagno retta da Gianvito Mastroleo, questa volta si è schierata per una parte politica e contro la coalizione di Lovascio, eletto sindaco. Un errore, quello commesso dal sodalizio culturale, che in questo modo dichiara esplicitamente di essere di parte e smentisce essa stessa le finalità culturali che dovrebbero essere appannaggio di tutta la collettività, non di una parte. Per questo sarebbe corretto da parte di Mastroleo valutare la possibilità di dimettersi dall’incarico, rimettendo alla volontà dei soci (tra i quali c’è il sindaco del Comune di Conversano, ente peraltro proprietario dell’immobile che ospita la Fondazione) la nomina del nuovo presidente e del nuovo segretario generale.

NELLA FOTO IL DOTTOR SEBASTIANO CASCELLA (uff. st. Lovascio)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *