A Polignano il Seabin raccoglie rifiuti galleggianti

I mari italiani hanno un nuovo supporter: si tratta di Fineco Bank, una delle più importanti banche FinTech in Europa, che ha deciso di aderire all’iniziativa LifeGate PlasticLess® per ripulire le acque del nostro Paese dalla plastica, installando tre nuovi dispositivi Seabin e adottandone altri tre in sei diversi porti italiani.

Le nostre acque, infatti, sono tra le più inquinate del Mar Mediterraneo: secondo il programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep), nei nostri mari vengono scaricate non meno di 90 tonnellate di rifiuti plastici ogni giorno, a causa di una raccolta differenziata non sempre corretta e dell’incuria delle persone. Rifiuti che si scompongono in micro e nanoplastiche – sui fondali del Mare Nostrum se ne troverebbero fino a 100.000 frammenti per kmq – che vengono poi divorate da pesci e animali marini, e finendo anche nella catena alimentare.

Cosa fare per contribuire a ripulire i nostri mari
Una delle soluzioni per eliminare la plastica dalle acque e dalle coste italiane è raccogliere i rifiuti che galleggiano in superficie grazie ai Seabin, “cestini” speciali posizionati in porti e marine, in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno. Si parla di circa 500 Kg di rifiuti all’anno eliminati dall’ambiente, comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm. Il cestino “mangiaplastica” cattura inoltre anche molti rifiuti comuni, come i mozziconi di sigaretta, anch’essi dannosi per gli ecosistemi marini.

Per questo l’impegno Fineco è così importante. I sei Seabin sono posizionati a La Spezia, Polignano a mare (Bari), Riva del Garda (Trento), Alghero (Sassari), Portoferraio (Livorno) e Punta Ala (Grosseto). Il progetto promuove un modello di economia e di consumo circolare in grado di ridurre la quantità di rifiuti e dare loro nuova vita attraverso il riciclo.

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