Polignano, lettera aperta al sindaco Domenico Vitto

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Egregio sindaco Domenico Vitto,

in qualità di consigliere comunale, ho maturato la decisione di rivolgermi direttamente a Lei in quanto rappresentate istituzionale di tutta la nostra comunità. Volutamente non ho specificato che sono un consigliere di minoranza o di opposizione, perché mi rivolgo al sindaco inteso come primo cittadino di tutti i polignanesi e non come il capo di una fazione politica contrapposta ad un’altra. In tutti questi anni ho cercato con ogni mezzo e con costanza, di dare il mio contributo al fine di migliorare le condizioni del nostro paese. Attraverso la mia azione di controllo, ho esercitato e continuerò a farlo, il ruolo di consigliere comunale nel rispetto delle parti e con il solo obiettivo di migliorare e correggere le decisioni che Lei prende e che ricadono inevitabilmente sulla vita dei polignanesi. Purtroppo tutte le mie perplessità e quelle dei miei colleghi consiglieri, in alcuni casi anche della sua maggioranza, manifestate dentro e fuori l’assise comunale non hanno modificato l’approccio della sua amministrazione alla gestione della cosa pubblica e oggi ci ritroviamo a dover registrare una serie di provvedimenti negativi che discreditano il nostro paese.

Il suo secondo mandato, iniziato nel 2017, è stato caratterizzato da errori grossolani in materia di edilizia pubblica e privata e nel settore del commercio. Errori, mi auguro che siano tali, puntualmente ravvisati da altri Enti o dalle forze dell’ordine a suon di sequestri e ordinanze che, nel migliore dei casi, hanno evidenziato un preoccupante mancato controllo, da parte sua, del territorio polignanese.

Nel corso di un’amministrazione è fisiologico, anche se non giustificabile, che si commettano di tanto in tanto degli errori di valutazione ma a Polignano la situazione è degenerata e in questo ultimo anno abbiamo assistito ad una serie di provvedimenti che necessitano un chiarimento da parte sua. Mi riferisco alle ordinanze di ripristino dei luoghi in campo edilizio pubblicate sull’albo pretorio nell’ultima settimana, ai sequestri dei parcheggi effettuati dalla Guardia di Finanza e all’ormai famoso “orto botanico” sulla strada per San Vito. Andando a ritroso, non si può non citare il caso di Ripagnola, quello del b&b a Cala Paura, del ristorante a San Giovanni e quello dell’albergo del porto turistico dove una consigliera della sua stessa maggioranza è ancora in attesa di risposte. Tutte autorizzazioni concesse dal comune di Polignano e poi riviste o addirittura revocate a seguito di interventi delle forze dell’ordine o di prescrizioni fatte da altri enti di livello superiore. Questi sono solo alcuni, quelli più eclatanti, di un lungo elenco dei provvedimenti poco chiari che annovera anche tante storie di persone che sono in attesa di pareri per iniziare i lavori da oltre un anno e altri che li hanno già completati ancora prima di inviare la pratica. Per non parlare dell’inchiesta giudiziaria che vede coinvolto il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici e che rappresenta un’altra nota negativa per il nostro paese. È un dato di fatto che in questo suo secondo mandato si sono verificati tanti casi di opaca amministrazione in materia di edilizia e di commercio che, per quantità e importanza, non hanno precedenti in tutta la storia del nostro comune messa insieme.

Questo continuo farci “tirare le orecchie” da parte delle forze dell’ordine denota una sola cosa: “al comune di Polignano c’è qualcosa che non va”.

Ecco perché ho deciso di scriverLe una lettera aperta, per chiederLe un intervento rapido e risolutivo al fine di fermare questa spirale negativa che ci sta portando a farci diventare la “barzelletta” del circondario.

Il sindaco, proprio in virtù della sua funzione di rappresentanza, è proprio in questi momenti che deve far sentire la sua voce, deve intervenire con decisione per ridare dignità all’istituzione cittadina e rimettere sui giusti binari una macchina amministrativa che oggi è paralizzata dalle inchieste giudiziarie e dalla paura di non sbagliare ancora una volta. Siamo nel 2021, in un momento di ripresa dopo il buio rappresentato dal covid, con una Polignano in forte espansione turistica e con decine di famiglie polignanesi che hanno investito importanti capitali. Questo non è più il tempo del politico che “si mette a disposizione di chi va a chiedere il favore”, servono certezze e non dubbi, servono risposte celeri e precise, servono uffici efficienti, serve una politica equa e competente che non faccia favori ai singoli ma che dia strumenti e possibilità uguali a tutti, una politica che sappia dire un NO o un SI motivato e sicuro. Serve questo per liberare gli investimenti e per non favorire pochi e determinati imprenditori a discapito di tutti gli altri.

Ecco perché Le chiedo di fare chiarezza: non può passare tutto in modo così silenzioso, come se non fosse accaduto nulla. Non può nemmeno rifugiarsi nel solito scaricabarile perché Lei è in carica dal 2012, in questi anni ha deciso tutto lei e quello che sta accadendo oggi a Polignano è frutto del suo modo di amministrare. Agli errori bisogna dare una connotazione precisa e se ci sono delle persone che hanno sbagliato o che non hanno le giuste competenze, vanno individuate e rimosse dai loro ruoli al fine di sgomberare il campo da ogni dubbio e ridare credibilità all’istituzione Comune.

Le chiedo di abbattere questo muro di gomma che Lei ha eretto credendo di proteggersi politicamente ma che sta rimbalzando fango sull’intero paese.

Non c’è più tempo da perdere, ora è giunto il momento di fare chiarezza e soltanto Lei può farlo.

Cordiali saluti

Domenico Pellegrini

Consigliere comunale

Noi al Centro

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