Amati: “Contributo per conservazione archivio Gazzetta”

“Approvato all’unanimità il contributo economico di 250mila euro da parte della Regione Puglia per la conservazione dell’Archivio storico de La Gazzetta del Mezzogiorno. Una proposta di legge, di cui sono primo firmatario, che intende contribuire a preservare il prestigio e il patrimonio documentale, fotografici e telematico di una testata giornalistica che è stata per decenni sinonimo di professionalità e qualità dell’informazione e che soprattutto ha rappresentato l’identità di un territorio raccontando e interpretando i fatti”.

Lo dichiara Fabiano Amati, consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia, commentando l’approvazione della legge che riconosce il contributo di 250mila all’editore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, per fruizione e conservazione dell’Archivio storico.

“Devo innanzitutto dire che la proposta di legge mi fu suggerita dal precedente direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso e sottoscritta da tanti colleghi Consiglieri. Assieme a De Tomaso ringrazio anche gli editori della Gazzetta e in particolare gli ultimi due, Ladisa e Miccolis, che sia pur nella concorrenziale e complessa dinamica dell’assegnazione, hanno comunque manifestato amore nei confronti della testata e quindi della storia di Puglia.
Sono note a tutti le vicissitudini che hanno caratterizzato gli ultimi mesi per i giornalisti e tutti i dipendenti della testata.
Proprio per tutelare il materiale storico della Gazzetta la Soprintendenza archivista e bibliografica della Puglia ha definito l’archivio di “interesse storico per la complessità del compendio archivistico e della sua lunga storia, sicché l’oggetto della tutela riguarda tutti quei beni tra loro collegati in modo funzionale che sono espressione di un vincolo di destinazione unitario in quanto testimonianza della vita e dell’operato del giornale”. Oggi più che mai, mi auguro che il giornale possa al più presto tornare in edicola – conclude Amati – augurando all’editore, ai giornalisti e ai dipendenti tutto il bene che meritano e che sapranno meritarsi”.

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