Monopoli, ruspe in azione alla G. Modugno

Un’Amministrazione insolente e arrogante, sorda a qualsiasi appello giunga dai suoi concittadini, sta usando l’ennesima violenza a un tessuto urbano, che non hanno mai rispettato da quando abitano il Palazzo di Città“. Attacca senza mezzi termini il consigliere di Manisporche Angelo Papio nel commentare quanto implacabilmente e inesorabilmente è avvenuto questa mattina a Monopoli. “In quattro ore – commenta Papio – hanno devastato un Bene Pubblico, a disposizione dei monopolitani sulla base di una serie di falsità, delle quali stanno diventando maestri
Di seguito le motivazioni dell’abbattimento e il relativo commento dell’architetto Papio
🟢 IL RISCHIO DI UN CROLLO
Un edificio di un piano, transennato da tempo, non avrebbe arrecato danno neanche se fosse crollato all’improvviso. Inoltre, con la demolizione in corso, portata avanti con inaudita protervia, si impedirà al Tecnico di Ufficio, nominato dal Giudice, di fare le opportune verifiche sulla stabilità dell’edificio. O meglio, degli edifici, dato che si sta parlando di tre blocchi di fabbrica distinti tra loro, nella struttura e nel tempo.
🟢 LIBERARE LA VISTA DEL MARE
Man mano che viene giù tutto, si vede bene cosa c’è dietro l’ex scuola, dalla parte della città: un fronte edificato compatto di basse case private, a uno o due piani. Ossia, si “restituisce la vista mare” a non più di una decina di nuclei familiari a fronte della scomparsa di 600 metri quadrati di locali pubblici di varie dimensioni che, adeguatamente riqualificati, avrebbero potuto fare davvero la differenza, in termini di iniziative e manifestazioni di ogni genere.
Mentre, dell’ex deposito dei minibus elettrici, vicinissimo al demolendo edificio e realizzato solo pochi anni fa dagli stessi Amministratori – odierni neopaesaggisti – è previsto il potenziamento di spazi e funzioni. E pensare che tale piccolo fabbricato, vera oscenità edilizia e urbanistica, occupa la vista del mare lungo l’intera via Europa Libera.
🟢 IL VERDE E L’OMBRA
Su questo punto, Annese&C. hanno superato ogni limite di decenza, umana e politica. Infatti, l’Amministrazione afferma di voler demolire 600 metri quadrati di costruzione di proprietà comunale per fare posto a una piazza e al verde, quando essa stessa ha spogliato oltre un ettaro di spazi pubblici all’aperto, adiacenti all’ex scuola e ben più vicini al mare, di ogni scampolo di ombra. Ha preferito riempire uno spazio urbano enorme situato sul lungomare, con campetti sportivi e con migliaia di metri quadrati di pavimenti in lastre pietra senza un disegno di piazza, lì dove di piazze se ne potevano realizzare a decine. Ma questo è niente di fronte allo scempio di destinare una buona parte di queste superfici, le più vicine al mare, a parcheggi – a pagamento – e a una pista di skateboard. Asfalto e cemento sul mare, altro che ombra e verde!
Anche le poche aiuole rimaste sono state riempite di bassi cespugli e rari alberi. Quell’intera area necessita di essere riqualificata dagli errori grossolani e gravissimi compiuti in questi anni dagli stessi che oggi stanno distruggendo un’opera pubblica di grande valore economico e strategico. Se a queste considerazioni, si aggiunge che sul quel fabbricato è in corso un contenzioso con un Privato, già assegnatario della gestione di quell’immobile, appare evidente quali costi spaventosi dovrà sopportare la Comunità cittadina nei prossimi anni per le scelte sbagliate, i comportamenti insulsi e l’inqualificabile arroganza di una classe politica che non merita più di governare Monopoli. Da subito.

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