‘Terra delle Gravine’, Galante (M5S) chiede un tavolo tecnico

“Dopo l’approvazione nel Bilancio di previsione dell’articolo con cui sono stati stanziati 100mila euro per garantire la celere costituzione del consorzio di gestione del Parco naturale regionale ‘Terra delle Gravine’, è necessario superare le criticità e i ritardi accumulati negli anni. Bisogna supportare i Comuni, assicurando una corretta gestione amministrativa e un’attenta attività di pianificazione, in modo da scongiurare l’ipotesi del Commissariamento, che certificherebbe il fallimento delle amministrazioni comunali. Amministrazioni che, al contrario, dovrebbero essere i soggetti maggiormente interessati alla salvaguardia, valorizzazione e promozione del Parco, viste le ricadute positive che si avrebbero per le comunità”. Lo dichiara il consigliere del M5S Marco Galante, che chiede all’assessorato all’Ambiente la convocazione di un tavolo tecnico che, alla presenza di tutti i soggetti interessati (Sindaci dei Comuni ricadenti nel perimetro del Parco, Assessore regionale all’Ambiente, Dirigenti delle Sezioni regionali competenti), possa servire da sede di concertazione e diventi anche la sede in cui dirimere le criticità relative alla perimetrazione del Parco.

Il Parco naturale regionale “Terra delle Gravine” è stato istituito con la legge regionale 18/2005, che ne ha anche definito la perimetrazione. La norma aveva affidato la gestione del Parco all’Ente di gestione delle aree naturali protette della Provincia di Taranto, ma viste le criticità con legge regionale 52/2017 la gestione del Parco è stata affidata a un consorzio costituito dagli enti locali interessati

“Sono passati quattro anni – continua Galante – ma il Consorzio non è ancora stato istituito, nonostante le numerose sollecitazioni da parte dell’amministrazione regionale. Parliamo di un adempimento normativo che compete solo alla volontà degli enti locali interessati e su cui la Regione non può ulteriormente intervenire se non con il commissariamento ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 18 del 2005. È indispensabile provvedere a definire in modo corretto la perimetrazione del Parco per garantire che nello stesso siano inclusi tutti i territori interessati dalla presenza di habitat di interesse comunitario e che ospitano specie animali e vegetali, individuate e tutelate dalle Direttive europee. Parliamo del Parco Regionale più esteso della Puglia caratterizzato dalla presenza di gravine dall’inestimabile valore paesaggistico, ambientale, naturalistico, storico, archeologico e culturale. Per questo è indispensabile garantire che entro i confini dell’area protetta siano ricomprese tutte le aree che ai sensi delle disposizioni europee, nazionali e regionali debbano essere sottoposte a tutela, al fine di evitare una eccessiva frammentazione degli habitat e dei valori ambientali e naturalistici presenti, implementando a tal fine la perimetrazione e la tabellazione con adeguati sistemi informatici per il puntuale rilevamento dei confini del Parco. Chiedo la convocazione del Tavolo per assicurare la più ampia partecipazione nelle azioni da perseguire, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Vogliamo valorizzare una risorsa in grado di offrire al territorio grandi opportunità sia dal punto di vista turistico che da quello commerciale e occupazionale”.

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