Ad Adelfia una vedova nera semina il panico

di MARCELLA ZACCHEO – La vedova nera ad Adelfia. Il famoso ragno con le punteggiature rosse sull’addome era su un tronco d’albero ed è stato rimosso dalle mani amorevoli del parroco della chiesa dedicata all’Immacolata e deposta in una vaschetta. Le mani di don Salvatore De Pascale, con un passato da missionario in Africa, sono protette da qualcuno in alto. Tutti hanno conosciuto la vedova nera per averla incontrata, solo visivamente, nel celebre film “Licenza di uccidere”. L’agente 007, James Bond, l’agente segreto per antonomasia, interpretato sugli schermi in una prima edizione da Sean Connery, dorme nel suo letto mentre lungo la sua schiena passeggia tranquillamente una vedova nera. “A black widow spider”, il suo nome made in Usa, un ragno di dimensioni notevoli il cui nome scientifico è Latrodectus mactans. È uno dei ragni più velenosi in assoluto, diffuso nelle regioni calde del pianeta ma presente quasi ovunque, che si nutre prevalentemente di insetti per intrappolare i quali ordisce una fitta ragnatela. Se l’insetto malcapitato finisce nella rete, il ragno inocula il suo veleno mortale. Ad Adelfia, la vedova nera era stata avvistata su un albero in via Galtieri, nel rione Canneto. Aveva realizzato un bozzolo di notevoli dimensioni ì sulla parete del tronco d’albero ad altezza d’uomo. Cosa fare? La voce si diffonde e giunge alle orecchie di don Salvatore. “È un ragno di notevoli dimensioni anche se non ne conosciamo la tipologia. Sul dorso ha dei puntini di colore rosso. Non sapevamo se fosse realmente pericoloso per gli esseri umani”, racconta il parroco. “L’abbiamo visto in più persone e ad un certo punto ci siamo come resi conto del fatto che questo ragno era come morto. Non si muoveva più”. È rimasto sempre nella stessa posizione, immobile, per circa due o tre ore. “Abbiamo chiamato a destra e a manca per cercare di capire come si potesse fare – dice don Salvatore – abbiamo cercato pian piano di staccare il bozzolo dall’albero ma il ragno era a sua volta legato al bozzolo. Non sappiamo in quanto tempo né come sia stato creato. Abbiamo verificato in quel momento che era realmente morto”. Il ragno è stato prelevato dal parroco e conservato in una vaschetta ai piedi della canonica. “Sono in attesa che sia esaminato da qualche esperto. Abbiamo chiamato i vigili del fuoco, la protezione civile ma ovviamente il giorno dell’Epifania è festa per tutti”.

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