Monopoli, dopo 23 anni Lo Scarabocchio va in pensione, o forse no?!

di ILARIA e SILVIA MUOLO – Molti di noi se lo ricordano, altri erano troppo piccoli, ma siamo sicuri che quasi tutti abbiamo un ricordo che ci lega a “Lo Scarabocchio”. I nostri anni scolastici, le liste (ormai immense) di oggetti da portare in classe, il pullman per andare a scuola fuori Monopoli, i regali acquistati per la fidanzatina, le fotocopie di un qualsiasi documento che dovevamo consegnare, le bomboniere della comunione o del battesimo al quale siamo stati.

Un sorriso gentile, la battuta sempre pronta, il consiglio giusto, in una parola il signor Antonio, oppure come tutti lo conoscono “Antonio du scarabocchj”.

Era il maggio 1999 quando Antonio decise di lasciare il suo lavoro da dipendente e aprire una cartolibreria in Via Nicola Lagravinese 21/A.

Anni di fatiche, impegni, notti insonni. Ma anche e soprattutto, anni di successi, gioie e crescita. Tutto vissuto in famiglia, quella di Antonio che ha accolto sempre i propri clienti come amici e non solo come acquirenti.

Un negozio che Antonio e la sua famiglia sono riusciti – con sacrifici, impegno e condivisione – a far crescere sempre e far diventare oggi una delle storiche cartolibrerie della città.

Situata non nel centro di Monopoli (ed è stato uno dei motivi principali della scelta logistica), riesce sempre ad accogliere tutti grazie a un ampio parcheggio, la grande metratura e ottimizzazione degli spazi. Un luogo in cui Antonio è riuscito a unire tanti servizi: cartoleria, oggettistica, fotocopie, stampe e fax, edicola e ricariche telefoniche, ma soprattutto un posto che ha accompagnato tanti bambini nel loro percorso di crescita dalle scuole elementari alle superiori.

E come tutte le cose belle, nonostante molti di noi non vogliano, “Antonio du scarabocchj” a breve andrà in pensione, come si suol dire “dopo anni di onorata carriera”. Lì dentro, lui e la sua famiglia, hanno creato i loro migliori ricordi, e la sua volontà è quella che Lo Scarabocchio possa essere il testimone di un “passaggio di consegne” a una nuova generazione, volenterosa di continuare a fare la storia di un’attività proficua e grandemente avviata.

 Ci auguriamo tutti, insieme ad Antonio, che il suo “segno d’inchiostro tracciato sulla carta” continui a vivere ancora e crei la storia di qualche altra famiglia.

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