Jazz e nuovi linguaggi al liceo musicale “Luigi Russo” di Monopoli

Sabato 04 Giugno 2022 alle 17.00 presso l’Auditorium dell’IISS “Luigi Russo” di Monopoli in via Beccaria si svolgerà il concerto finale del progetto “Jazz & Pop Music Lab”.

Il progetto rientra nelle iniziative finanziate dal Ministero dell’Istruzione, con D.M. 23/2021, per l’ampliamento dell’offerta formativa dei Licei Musicali attraverso corsi extracurriculari dedicati al jazz ed ai “nuovi linguaggi musicali”, anche tramite l’attivazione di laboratori e di percorsi finalizzati alla produzione autoriale di testi e musica e alle dimensioni creative e produttive collegate all’universo digitale.

Il progetto, redatto e coordinato per la scuola dal Professor Vincenzo Scarafile, docente di Teoria, Analisi e Composizione, ha ottenuto il finanziamento ministeriale ed ha così potuto realizzarsi nel corso di questo anno scolastico 2021 2022

Ventitré studenti delle classi 3M e 4M del Liceo Musicale diretto dal prof. Adolfo Marciano hanno potuto frequentare quattro laboratori per un totale di cento ore di formazione, e precisamente:

  • Tecniche di improvvisazione per tutti gli strumenti con il Prof. Michele Campobasso, pianista, jazzista e compositore;
  • Songwriting e musica di insieme con il Prof. Giuseppe Delre, docente di Canto Pop presso il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli,
  • Digital Storytelling con la Prof.ssa Grazia Barnaba, docente di Lettere presso il liceo monopolitano. con competenze da social media manager;
  • Tecniche di ripresa del suono con il Prof. Francesco Quercia, docente di Tecnologie musicali presso il Liceo Musicale di Gravina di Puglia.

A conclusione delle attività laboratoriali si prevede di registrare anche un CD con i brani studiati e con brani inediti composti dai ragazzi, che sarà prodotto dall’Etichetta Discografica Indipendente ANGAPP MUSIC di Corato e distribuito, oltre che su supporto fisico, anche sulle principali piattaforme musicali digitali.

Afferma il prof. Vincenzo Scarafile, ideatore e referente del progetto: «Nonostante le difficoltà legate al Covid, che ci hanno costretto a rimodulare quasi settimana per settimana quanto programmato, siamo giunti a conclusione di un progetto davvero interessante e formativo. L’intento principale è stato restituire la socialità ai ragazzi, farli lavorare insieme con un approccio laboratoriale, sviluppando competenze che normalmente si ampliano dopo la scuola superiore come l’improvvisazione, il songwriting o il personal branding digitale. Il concerto finale con il pubblico nel nostro Auditorium, vero compito di realtà, ha un valore fondamentale perché aggiunge alla prassi musicale l’elemento dell’irripetibilità e consente di mettere a frutto le competenze acquisite. In un contesto simile sono proprio gli studenti più timidi a sorprendere, riuscendo attraverso la musica ad esprimere i propri vissuti, per raccontare qualcosa di sé, senza sentirsi completamente scoperti».

Aggiunge la prof.ssa Grazia Barnaba: «Il modulo di digital storytelling è stato un laboratorio di idee e creatività a cui i ragazzi hanno partecipato con grande interesse. Avere talento oggi non basta: saper comunicare agli altri, in modo corretto la propria storia, fa la differenza. Nella prima parte del corso i ragazzi hanno imparato ad interrogarsi su quello che rende tutti loro unici e insostituibili. Insieme abbiamo notato come libri, film e musica sono il nutrimento della loro personalità. Durante il laboratorio si sono messi alla prova, hanno fatto un primo tentativo, provando da subito a scrivere dei post (poiché sembra semplice), ma inaspettatamente tutti si sono ritrovati davanti al foglio bianco, senza sapere da dove cominciare. Raccontare la propria storia è possibile solo se si ha piena consapevolezza di sé, di chi si è e di dove si vuole andare. Ognuno di loro ha seguito una strada individuale, cercando la propria identità social in base alle attitudini (video, foto, testo), ma l’ intera esperienza è stata caratterizzata da un filo rosso: passione e motivazione».

Questo il commento del Dirigente Marciano: «Non posso che confermare quanto appena detto dai miei due Docenti, a proposito del valore di questo progetto non solo sotto l’aspetto strettamente didattico, ma anche dal punto di vista del rafforzamento delle competenze sociali, dell’autostima dei ragazzi e , in generale, di quelle che oggi vengono definite genericamente “soft skills”. Più in generale, questo progetto realizza quella che è una delle mie principali aspirazioni professionali, come avevo già dichiarato, nel Novembre scorso, in un’intervista a “Musica Jazz”: aprire per quanto possibile le aule, i laboratori e gli auditorium di un Liceo Musicale a esperienze di ascolto ed esecuzione differenti da quelle, consuete, della musica di tradizione classica europea, ancora oggi predominanti nell’insegnamento. Un’aspirazione che è stata condivisa dal corpo docente della scuola. In effetti, durante quest’anno scolastico il “Luigi Russo” ha ospitato lezioni e concerti dedicati a jazz, blues, cantautorato. Questo “Jazz & pop music lab” ha costituito certamente una sfida, in quanto ha messo i nostri studenti a confronto con una pratica ardua, faticosa, rischiosa come l’improvvisazione o piuttosto, sarebbe meglio dire la “composizione istantanea”, ma ritengo che la sfida sia stata superata con successo e anche con divertimento da parte di ragazzi e insegnanti».

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