Fasano, Teresa Lussone presenta «Tempesta in giugno» a Masseria Fragnale

Si presenta a Fasano, sabato 17 settembre, presso l’incantevole cornice di Masseria Fragnale in contrada Gravinella, il romanzo «Tempesta in giugno» di Irene Némirovsky tradotto per Biblioteca Adelphi 734 dalla fasanese Teresa Lussone, francesista ed appassionata ricercatrice universitaria.
Il romanzo è stato presentato in varie regioni d’Italia ed all’estero riscuotendo grandissimo favore.

A condurre l’incontro che avrà inizio alle ore 18:30, accompagnando l’autrice nella descrizione di quello che ai più risulta un capolavoro letterario, l’assessora alla Cultura della città di Fasano, Cinzia Caroli.

L’incontro, patrocinato dal Comune di Fasano è promosso da «I Presidi del libro» di Fasano e dall’associazione «Age-Fasano».

«Tempesta in giugno» è un romanzo estremamente attuale, rappresenta uno spaccato umano sul tema purtroppo attualissimo della guerra. I vari personaggi vengono descritti ponendo l’accento sulle loro debolezze che si traducono spesso in vere bassezze ed in comportamenti cinici o egoistici. La guerra spesso, troppo spesso, tira fuori dalle persone il peggio di sé stessi nel tentativo disperato di salvarsi rimanendo attaccati alle cose materiali. Nemirovsky dipinge un quadro ad olio con cura e con una padronanza della scrittura davvero incredibile. Ma quello che più affascina è il modo in cui questa versione di «Tempesta in giugno» sia arrivata sino a noi. Si tratta infatti di una versione inedita custodita dal marito di Némirovsky prima di essere deportato esso stesso. Il manoscritto fu conservato in una valigia, consegnato alle figlie della scrittrice che, bambine, non se ne separarono mai fino ai giorni nostri. Sino a quando la bravissima Teresa Lussone non ne è entrata in possesso e non ha iniziato a lavorarci su per tradurlo e curarlo.

«La pubblicazione di Tempesta in giugno – afferma Teresa Lussone – è l’esito di un lavoro cominciato circa dieci anni fa. Negli scorsi anni ho avuto modo di parlarne molte volte in Francia, se ne è parlato anche in Spagna e in Germania. Negli scorsi mesi questo romanzo è stato presentato in varie città italiane (Bari, Milano, Roma, Palermo, presto anche a Napoli e Genova). Non nascondo, però, che portarlo finalmente nella mia città mi emoziona particolarmente. Ci tengo quindi a ringraziare l’assessora Cinzia Caroli e l’Amministrazione comunale, Annamaria Toma e il Presidio del libro di Fasano, per la loro sensibilità e per l’attenzione che hanno rivolto a questo testo fin dalla sua uscita. Sarà una bella occasione (spero la prima di altre) per far conoscere alla mia città Irène Némirovsky, una grande scrittrice forse ancora poco nota. Una scrittrice dal destino tragico, ma che, come una volta mi ha detto sua figlia, non smetterà mai di riservarci sorprese».

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