Colapinto (Valore Futuro): Il Sindaco Lovascio non può usare il nome di Conversano a suo uso e consumo

Il Dott. Andrea Colapinto, Coordinatore Valore Futuro, in una nota dichiara «Venerdì 23 settembre scorso, a Corato, nella serata conclusiva della ultima campagna elettorale, a sostegno di Michele Abbaticchio, candidato per la coalizione PD-Alleanza Vedi Sinistra-Più Europa-Impegno Civico, accanto ad Antonio Decaro e altri Sindaci locali, sale sul palco Giuseppe Lovascio, con la qualifica di “Sindaco di Conversano” per manifestare il suo appoggio al candidato e alla coalizione. La settimana scorsa, in Consiglio Comunale, sotto le richieste della Consigliera Accardo, Lovascio si limita nel giustificare l’accaduto minimizzando e dicendo che ha sostenuto la “persona di cui si fida”».

Prosegue «Non tento nemmeno di fare un excursus storico sui cambi di casacca, sulle simpatie politiche o sulle composizioni delle varie maggioranze, perché ormai da tempo per varie ragioni (non sempre giustificabili o condivisibili) siamo abituati a trovare politici da sempre di destra a sinistra e viceversa.

C’è però qualcosa che stride fortemente in questa storia. Nell’ultima campagna elettorale Lovascio ha fatto l’impossibile per restare neutro, per non lasciare traccia di possibili simpatie, per non menzionare neanche un nome alle regionali. Si è fra l’altro candidato contro tutti, e contro anche e soprattutto la coalizione Matarrese a trazione PD che attualmente siede in opposizione. Dunque è diventato Sindaco perché i cittadini Conversanesi lo hanno scelto proprio come alternativa.

E ora di punto in bianco, in totale distonia con la sua personale storia politica e con le recenti scelte di campo, sale sul palco come Sindaco di Conversano a sostegno del PD. Che fine fa dunque la volontà popolare? Chi gli dà il permesso di spendersi come Sindaco di Conversano?»

Afferma «Attenzione, siamo in democrazia e ognuno è libero di farsi un’idea e di cambiarla. Ma allora hanno ragione i ragazzi di Quark: le cose almeno vanno argomentate. Nonostante tutto però la cosa inaccettabile è che si usano le istituzioni che temporaneamente si rappresenta per decisioni personali. Perché Lovascio può certo appoggiare chi vuole, può anche esporsi, ma come Giuseppe Lovascio, non certo come Sindaco di Conversano se è diventato appunto Sindaco contro la coalizione del PD.

Anche perché la giustificazione è anch’essa inaccettabile: “difendere il mio territorio”. Appoggiando chi? Emiliano, Decaro e il PD che continuano a non indicare un sito alternativo e lasciarci con lo spettro della riapertura della Discarica Martucci, con l’Ospedale che stenta a vedere un chiaro programma di potenziamento, per non parlare delle altre grandi opere.

Fra l’altro tempo fa, proprio Vito Damiani, Consigliere Comunale eletto nel PD, si dimise dando proprio queste motivazioni, cioè che la Regione ci aveva completamente abbandonato al nostro destino. Se è vera questa versione!»

Conclude Colapinto «Assordante è anche il silenzio dei rappresentanti locali del PD. I cittadini meritano di sapere qualcosa, anche solo per continuare a tifare alla cieca bisogna almeno distinguere le squadre!

Le motivazioni non reggono proprio, forse le “esigenze principali” di cui parla Lovascio esulano la vera difesa della nostra città. Resta però il fatto che il Sindaco è e deve essere il rappresentante della città, non è il padrone e non può dunque usare il nome di Conversano a suo uso e consumo».

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