A Bari l’incontro “Soggetti deboli e accesso alla Giustizia”

L’accesso alla Giustizia deve essere un diritto di tutti i cittadini, soprattutto dei più fragili e al di là delle capacità reddituali, quando si tratta di assistenza e previdenza. Con questo assunto nasce l’iniziativa degli avvocati dell’Associazione dei Previdenzialisti e Assistenzialisti Baresi, dal titolo “Soggetti deboli e accesso alla Giustizia: limitazioni del diritto e ragioni di finanza pubblica”, che si terrà venerdì 17 febbraio alle 15.30 al Tribunale civile, nella sala delle adunanze del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Un appuntamento che vedrà il coinvolgimento di esponenti non solo del mondo giuridico ma anche dei sindacati e delle istituzioni.

Dopo i saluti del presidente del Tribunale di Bari, Alfonso Maria Pappalardo, della presidente della sezione Lavoro, Maria Luisa Traversa, e del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Salvatore D’Aluiso, interverranno il giudice della sezione Lavoro, Francesco De Giorgi, i segretari regionali di Cgil e Cisl, Pino Gesmundo e Antonio Castellucci, il commissario della Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e l’onorevole Marco Lacarra. A moderare la tavola rotonda la giornalista Annamaria Ferretti. 

A promuovere l’iniziativa la presidente dell’associazione, l’avvocato Carla Marinaci, che spiega: «Spesso l’accesso alla Giustizia è limitato da questioni economiche. Penso al contributo unificato ma anche, anzi soprattutto, all’eventualità che la soccombenza possa causare al ricorrente il pagamento di spese, ritenute troppo alte per correr il rischio e per questa ragione motivo di rinuncia». 

Gli avvocati di Apab hanno voluto organizzare una tavola rotonda per affrontare un tema di grande attualità, per invalidi e lavoratori, che richiede l’attenzione anche di sindacati e istituzioni. Rivela il coordinatore scientifico dell’evento, l’avvocato Attilio Triggiani: «Vogliamo aprire un dibattito sull’opportunità che lo Stato rimuova gli ostacoli che non consentono ai cittadini più fragili di far valere i propri diritti. In questo senso vanno intese le partecipazioni delle parti sociali e dei rappresentanti delle istituzioni, che ringraziamo per aver raccolto il nostro invito e la sfida ambiziosa di discuterne apertamente, in pubblico».

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