Fasano, al Teatro Sociale “Enrico IV” rivisitato in chiave contemporanea

La pazzia come unica via di riscatto rispetto a una società in cui l’individuo non riesce più a
trovare un proprio spazio di verità, né margini di vera libertà. Una tematica trattata, in tre atti, nel lontano 1921 e che oggi balza ancora agli onori delle cronache per la sua visionaria attualità.
Dopo centodue anni dal debutto al Teatro Manzoni di Milano, fa ingresso al Teatro Sociale di Fasano “Enrico IV”, opera di Luigi Pirandello che verrà rappresentata in chiave contemporanea dall’Accademia “Fuori di Danza” domenica 10 marzo alle ore 19.00.
L’evento rientra nel cartellone artistico dell’ATS Katharà nell’ ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano.
Protagonista dell’opera è un ricco borghese, che vent’anni prima, dopo una caduta da cavallo batte la testa perde la ragione. In quel frangente, il cavaliere indossava la maschera di Enrico IV.
Nella follia di Enrico si ripete l’illusione di poter guarire ma improvvisamente, e come sempre, la vita si svela in tutta la sua meschina falsità, e l’opportunità di un parziale riscatto coincide quasi sempre con la ricerca di solitudine.
In scena tre danzatori e un attore, diretti dalla coreografa Grazia Micoli, che attraverso la forza del verbo ela potenza coreografica porteranno lo spettatore a vivere il dramma pirandelliano, il dramma di chi non accetta di vivere in una società che impone forme convenzionali.
Al termine della pièce, ci sarà la lieta presenza della compagnia “AREA Mediterranea – Artisti nei Territori” che omaggerà gli spettatori con “Sameval Coevo – il doppio e lo specchio”, progetto coreografico a cura di Serena Angelini.

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