AgricolturaUltime news

Puglia, Vendemmia 2025: tra numeri record e scelte strategiche

La Puglia si prepara alla vendemmia 2025 con stime positive: circa 9 milioni di ettolitri, il 17% in più rispetto all’anno precedente, confermando la regione tra i principali poli produttivi italiani. I dati emergono dalla presentazione delle previsioni curata da Unione Italiana Vini, Assoenologi e Ismea.

Giuseppe L’Abbate, già Sottosegretario alle Politiche Agricole, sottolinea come il risultato premi la tenacia dei viticoltori pugliesi e la capacità di affrontare una stagione caratterizzata da ondate di calore e criticità climatiche.

Se i numeri lasciano ben sperare, il quadro di mercato richiede prudenza. La flessione dei consumi di vino, dovuta a motivazioni salutistiche e a fattori demografici, impone strategie nuove e condivise. A complicare il contesto interviene anche il dazio del 15% applicato dagli Stati Uniti, primo mercato estero per il vino italiano, che condiziona le prospettive di export.

Per L’Abbate, la politica ha margini limitati sui mercati, ma può intervenire su monitoraggio, trasparenza e governance del settore. In quest’ottica, l’ex Sottosegretario auspica che la Regione Puglia dia attuazione alla delibera del giugno 2023 e istituisca un Osservatorio regionale del vino in grado di offrire dati aggiornati, affidabili e pubblici, fondamentali per orientare le decisioni della filiera.

Dal lato dei produttori, secondo L’Abbate, è necessaria una “reazione responsabile”: ridurre le rese è una misura di buon senso per tutelare il valore del vino e contenere le giacenze, meglio di estirpi drastici come quelli adottati in Francia, che riducono il potenziale produttivo per anni.

Altro nodo strategico riguarda la razionalizzazione delle denominazioni. Troppe micro-Doc con volumi insufficienti rendono difficile sostenere progetti promozionali credibili. Puntare sulla forza del brand Puglia, semplificando il sistema, può aumentare la competitività internazionale. L’esempio del Primitivo, tra i vini più amati in Italia ma con esportazioni ancora lontane dai livelli del Veneto, dimostra che da soli si resta piccoli, insieme si diventa competitivi.

L’Abbate conclude sottolineando il ruolo del vino come leva per lo sviluppo economico e sociale della regione, invitando a superare localismi, valorizzare l’identità pugliese e lavorare in sinergia: la Puglia ha tutte le carte in regola per vincere questa sfida.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *