Mola di Bari: Si rivede la vera Geofarma. Taranto piegato nel finale

Geofarma col cuore al fotofinish. Taranto domato dopo una gara di tira e molla ed un finale vissuto in apnea. Escono a testa alta gli ionici ma ai ragazzi di coach Lotesoriere il merito di aver cercato i due punti con convinzione e con una prova di grande sacrificio. Si cercavano risposte dopo Bisceglie, risposte sono arrivate: una squadra, a lottare, sbracciare, correre e sudare sul parquet, compatta, bravi tutti, dal monumentale Leo al Teofilo migliore della stagione, da Salamina lucido nei momenti cruciali a Chiriatti solita centrifuga di grinta e carattere a un Didonna che cresce. Bravo, bravissimo anche il pubblico, autentico trascinatore nei momenti roventi della sfida. Coach Lotesoriere approccia la sfida col quintetto più rodato: Salamina, Didonna, Teofilo, Chiriatti e Leo, dall’altra parte coach Leale privo di Tabbi (in panca solo per onor di firma) presenta questo start five: Giancarrli, Potì, Salerno, Sirakov e De Paoli.
Parte meglio il Cus Jonico, Mola è troppo timorosa e così i rosso-blu tenuti per mano da un subito immarcabile Sirakov e da Potì piazzano il primo break dell’incontro (9-15). Il tempo di riordinare le idee e la risposta giunge da Chriatti, 9 punti a referto solo nel primo quarto, e da Leo che firma il primo sorpasso interno al minuto 8. Il momento è della Geofarma, buona circolazione di palla e slancio ulteriore acquisito dai cinque punti in serie di Teofilo per il 25-21 che sigilla il primo quarto. C’è Musci in campo ma esce
ancora meglio Taranto dai blocchi del secondo periodo, sempre Potì e la guardia bulgara i due pericoli maggiori, gli tengono testa Teofilo e un Leo a dettar legge sotto le plance, mentre fatica il suo alter ego De Paoli già con la zavorra di tre falli dopo sette minuti di gara, ma è una sua azione da tre punti (canestro valido e fallo) a scrivere il risultato di metà match con gli ospiti davanti di tre lunghezze (39-42). L’avvio del terzo sembra sorridere alla Geofarma che piazza un parziale di 9-0 ma la gara è un elsastico ed il fattore ospite si chiama sempre Sirakov che riporta i suoi davanti mentre Giancarli e Salerno firmano lo zenit del vantaggio esterno al minuto 25 (51-62). Brava la Geofarma a non mollare mai la presa e restare incollata
al match: dentro Calò e Pavone, forze fresche, ma ci pensano Leo, Salamina e un Didonna dalla lunga distanza a riportare la gara in perfetta parità prima che Giancarli regali una piccola luce al vantaggio Eurocasa, per il 65-67 che vale l’ultima tornata al fulmicotone. Si va avanti di sorpassi in serie: Sirakov, Chiriatti e Leo ribaltano il punteggio prima di una tripla di Salerno che scolpisce l’ennesimo punteggio identico, 74-74 quando di minuti ne mancano 5 ed il Taranto si prepara ad affrontarli senza lunghi complice l’uscita prematura di De Paoli per cinque falli. La chiave è nei punti in area: Geofarma ne piazzerà 50 grazie alla presenza costante in post di Teofilo e Leo, Taranto appena 14, il lungo ex Roseto è un autentico caterpillar sotto le plance (27 punti, 9 rimbalzi, 34 di valutazione), Didonna (13 punti e 6
rimbalzi) prova la tripla dell’accelerazione e un Teofilo in gran spolvero (70% dal campo e 23 punti totali, 28 di valutazione)ci mette la schiacciata per il +6 a due minuti dalla sirena (82-76). La Geofarma però non assesta il colpo del ko, Taranto ci crede e con Salerno ed il capitano Potì si rimette in piedi. Gigantesco ancora Leo (per lui anche 2 assist e un 60% dai 6,75) che nell’ultimo giro di lancette assesta la spallata decisiva: canestro e fallo subito dopo ennesimo uno contro uno vincente col diretto marcatore, Taranto però ha l’ultima chance con tre liberi di Sirakov per un fallo di Didonna sul bulgaro mentre prova la bomba. Due a bersaglio il terzo mancato con la speranza del rimbalzo che però finisce tra le mani di un Chiriatti tarantolato. Non c’è più tempo per gli ospiti, la Geofarma giunge sana e salva alla sirena e fa festa trascinata dal sesto uomo sugli spalti. Cercavamo la vera Geofarma, quella smarrita a Bisceglie, l’abbiamo
ritrovata con un batticore bellissimo al Pala Pinto.

Comunicato Stampa di Donatello Biancofiore