Monopoli: bella la neve, ma forse bisognava prepararsi meglio. La magia lascia il posto alle responsabilità

La nevicata della vigilia a Monopoli, evento più unico che raro, oltre alle belle e suggestive immagini che hanno impazzato sui social network, lascerà senza dubbio uno strascico di polemiche in merito a quella che è apparsa una vera e propria disorganizzazione nei confronti di un evento abbondantemente annunciato e per il quale, probabilmente, era necessario prepararsi per tempo. Se, infatti, i disagi nel centro cittadino sono stati del tutto, o quasi, insignificanti, e comunque durati non più di mezza giornata, nell’agro la situazione ha toccato livelli di emergenza davvero preoccupanti, stando alle numerose segnalazioni pervenute da molti cittadini. Ecco quanto ci riferisce una lettrice di sudest residente in campagna: <<Volevo segnalarti la situazione nelle contrade, nessuno spazzaneve, nessuno spargisale come in centro. In contrada san Nicola sono caduti ben 2 pali della media tensione. Per fortuna ci sono i trattori dei fattori che facendo servizio civile a titoli gratuito si fanno le ‘passeggiate’ aiutando la viabilità, ma a loro rischio e pericolo come quello che sulla gravina ha ‘preso in pieno’ il cavo penzoloni a 1/2 m da terra. Problematica già segnalata all’ente energia. Vedremo quando riusciranno a raggiungerci. Si sa noi paghiamo i contributi comunali più alti per dei servizi che non usufruiamo. Il sindaco lo è solo del centro urbano non delle campagne. Ti ho voluto comunicare questo con la speranza che riesca a passare la notizia a chi di dovere>>. Questo il commento di un’altra monopolitana soccorsa dopo dieci ore in contrada cozzana: <<Finalmente sono venuti a soccorrerci…ora sono a casa a Monopoli. Giornata difficilissima in campagna, tutto in tilt,senza luce,acqua, gas,riscaldamento, rami pesanti che cadevano, 50 cm di neve,tutte le lampadine esplodevano, manco fosse l’ultimo dell’anno..Ringrazio Michele Lafronza per i suoi preziosi consigli e informazioni sulla viabilità ed il soccorso Genovese per il salvataggio in extremis>>. <<Uno schifo! Una nevicata che si aspettava da settimane sono riusciti a farla diventare un vero casino – è il commento di Antonio Napolitano – In campagna siamo bloccati da ieri sera senza luce, riscaldamento e acqua e con le strade ancora piene di neve e di decine di autovetture intrappolate! Ma che cavolo esiste a fare sta protezione civile se non sanno farla funzionare?>>. Il paese non è attrezzato per le nevicate, questo è certo, ma proprio per questo forse ci si doveva preparare per fronteggiare una situazione che “sebbene piovuta dal cielo” non è stata di certo un fulmine a ciel sereno. Che ne è stato dell’allerta meteo ampiamente divulgato dalla Prefettura? Perché la comunicazione del sindaco Emilio Romani è arrivata nella mattinata di ieri quando ormai la situazione meteo andava migliorando? Perché non è stata fatta maggiore attività di prevenzione? Questo si leggeva invece sul sito ufficiale del sindaco di Conversano alle 1.39 del 31 dicembre: <<Come annunciato dalle previsioni meteo dei giorni scorsi è arrivata anche a Conversano la neve. L’allerta meteo era stata diramata e confermata già nella giornata di ieri ed è per  questo che i comuni del barese, Conversano inclusa, hanno già avviato il piano di protezione civile. Il comune di Conversano, nella persona del sindaco Giuseppe Lovascio, ha già allertato i mezzi spazzaneve e spargisale affinchè non vi siano disagi per la viabilità cittadina. Ad ogni buon conto si raccomanda prudenza in qualsivoglia tipo di spostamento, sia a piedi che in auto>>. Intanto nelle campagne di Monopoli, la luce sta in queste ore lentamente tornando in alcune zone: in questo momento, e sono le 11.45 del 1 gennaio, un cittadino di Contrada Laghezza segnala il ripristino dell’energia elettrica e la situazione va comunque migliorando, così come in Contrada Macchia di Monte era tornata durante la notte. Ora non si venga a dire che il tutto viene segnalato per amor di polemica, ma solo per dovere di cronaca e perché chi ha responsabilità di governo rifletta su quanto accaduto e soprattutto sulla difficoltà di amministrare un territorio come quello di Monopoli che, oltre, al nucleo urbano annovera tantissime contrade. Ma questo, penso, che non lo si scopra ora.

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Cosimo Lamanna