Intervento del DG Dottor Montanaro su casi di scabbia al ‘Di Venere’

Direttore Generale: “Superata l’emergenza. Monitoriamo ora per ora la situazione”

Intervento del Direttore Generale della ASL di Bari Dottor Vito Montanaro sul caso di scabbia riscontrato presso l’Ospedale Di Venere ed alle informazioni circolate sul rischio contagio.

“Sulle questioni esposte la ASL di Bari ha attivato da subito la Commissione interna presieduta dal Direttore Sanitario grazie al cui lavoro è stato possibile accertare che il contagio è stato riscontrato tra il personale interno alla struttura mentre risultano estranei al contagio i pazienti della struttura. La Direzione Sanitaria aziendale e il Direttore Medico di Presidio Ospedaliero ‘Di Venere’ di Carbonara hanno posto in essere dal verificarsi del caso di scabbia le procedure dettate dalle Linee Guida del Ministero della Sanità Dipartimento della Prevenzione – Circolare n. 4 del 13 Marzo 1998. A dare origine alla criticità è stato il coinvolgimento di un dipendente dell’Azienda Sanitaria che presta servizio presso la struttura ospedaliera. Come è noto la scabbia è una malattia trasmissibile dovuta ad un caro parassita, sarcoptes scabiei la cui fonte più comune di trasmissione è il contatto diretto e prolungato con un individuo infestato. La trasmissione è frequente tra le persone che vivono a stretto contatto o in comunità. La circolare del Ministero a cui ci siamo attenuti – sottolinea il Dottor Vito Montanaro – definisce i provvedimenti da adottare in caso di infestazione. Al riscontro nel reparto ospedaliero del primo caso indice è stato attivato il gruppo di lavoro degli specialisti di settore (dermatologo, igienista ospedaliero e medico competente) che hanno posto in essere tutte le misure preventive necessarie al fine di limitare il contagio, sottoponendo a screening con esame clinico e a terapia anche i casi sospetti”.

“La sospensione dell’attività di ricovero ha seguito ‘il principio precauzionale’ con l’adozione delle misure di profilassi previste dalle Linee Guida Ministeriali. In data 8 Luglio 2015 vi è stato un confronto tecnico tra Direzione Sanitaria Aziendale, Direttore Medico di Presidio Ospedaliero ‘Di Venere’, Dipartimento di Prevenzione e lo specialista in dermatologia per riesaminare congiuntamente le procedure adottate alla luce della più recente bibliografia specialistica in materia, effettuare una analisi epicritica degli eventi e definire successive azioni per la tutela dei pazienti e dei cittadini-utenti, dei lavoratori di settore e consentire la garanzia del bene supremo della salute nei pazienti bisognosi di cure mediche in vari stadi di gravità e urgenza. Si è ritenuto necessario dar luogo al monitoraggio clinico dei singoli casi oltre che dei casi sospetti. Si procederà a rivisitare nell’immediato tutti i casi già posti in trattamento per l’eventuale riammissione in servizio in ossequio a quanto previsto dalla normativa. Il rispetto delle norme di sicurezza, la salute dei lavoratori e dei pazienti insieme all’alto indice di precauzione e prevenzione dal rischio contagio sono stati i principi a cui ci siamo ispirati nella gestione del caso. In conclusione – chiosa il Direttore Generale Dottor Vito Montanaro – voglio respingere con fermezza le affermazioni rilasciate ad un importante quotidiano da un esponente sindacale. Si tratta di dichiarazioni non veritiere che offendono l’onorabilità del personale che presta servizio presso l’Ospedale Di Venere lesive dell’immagine dell’Azienda Sanitaria che rappresento”.