Monopoli: forse non bastano i post sui social ….
Nella giornata di ieri il consigliere comunale di opposizione Angelo Papio, postava su fb la seguente denuncia: “Il 5 settembre 2017, alla stessa ora, mentre ignari bagnanti gustavano il sole e il mare nell’immagine-copertina di Porta Vecchia a Monopoli, pochi metri sopra le loro teste, un tombino della fogna sversava liquami. Pronto intervento dell’autospurgo ma, siccome non è la prima volta né il solo luogo in cui avviene, forse andrebbero fatte scelte strutturali per il bene della città e dei suoi ospiti. Questa Amministrazione, e le forze politiche che l’hanno sostenuta, per 10 anni hanno mostrato totale disinteresse sia per la sistemazione della fogna nera al Centro Storico e al Capitolo sia per realizzazione di quella bianca su via Procaccia, in corrispondenza delle spiagge di Porta Vecchia, Cala Cozze e Porto Bianco”. La segnalazione, corredata da foto che noi stessi riportiamo a corredo di questo articolo, non trovava la cieca adesione da parte del popolo di fb, ma alcuni interventi hanno assunto carattere critico nei confronti del politico. Eccone alcuni: Vito Muolo “Storia moltoooooooo vecchia, passate tante amministrazioni, sinistra destra avvivanti indietro sopra sotto, e mai mai mai hanno sistemato la fogna, abito in quella zona da una vita, solo e sempre slogan“, Mino Comes “La cosa viene sollevata solo quando si verifica…mai una adeguata pianificazione…o all’opposizione o al comando non vedo differenze“, Antonacci Luigi “Papio scusami in questi casi quando si dicono cose che potrebbero inficiare la Salute Pubblica di dovrebbe fare un’Esposto agli organi preposti . Informare il popolo di Facebook va bene ma non è sufficiente” . Marilisa Brunetti “MI CHIEDO SEMPRE QUANDO LEGGO QUESTI POST DEI POLITICI COME MAI NON DENUNCIATE ALLA ASL IL CATTIVO FUNZIONAMENTO DELLA FOGNA? PERCHE NON FATE INTERVENIRE LE FORZE DELL’ORDINE….ANCHE VOI VOLETE FARE SOLO CAMPAGNA ELETTORALE E RESTATE A GUARDARE COME GLI ALTRI“. Intanto Francesco Giancola Ora, in Piazza Garibaldi, tombino straripante di liquami e blatte.