Monopoli: nasce il Comitato di Tutela dell’Aria e dell’Ambiente

Il 7 novembre scorso, presso la Saletta della Chiesa del Sacro Cuore in Monopoli, si è tenuta l’assemblea cittadina, aperta a tutti, per la costituzione di un Comitato di Tutela dell’Aria e dell’Ambiente a Monopoli. Nel corso della serata è stato presentato lo Statuto con le finalità e le modalità di costituzione. Il Direttivo iniziale è formato da Lisetta Fanizzi. Enrico Recchia e Massimo Quaranta. Scopo del Comitato sarà quello di  sollecitare le autorità preposte ad un sempre maggiore ed efficace controllo della qualità dell’aria e dell’ambiente monopolitano, anche promuovendo delle vere e proprie mappature del territorio che consentano davvero di alzare la soglia di attenzione cittadina, e non solo degli organi competenti, dissipando qualsiasi dubbio o timore circa l’eventuale immissioni di sostanze nocive in acqua o nell’aria.
Intanto la questione ambientale monopolitana è finita, grazie all’onorevole Patty L’Abbate di Polignano a Mare, del Movimento 5S, in Parlamento con un questione time posto al Ministro dell’Ambiente Costa. Costa non è apparso sorpreso e ha fatto presente di essere già al corrente di una rinnovata attività di Comune di Monopoli e Regione Puglia che, attraverso l’Arpa, intendono potenziare i monitoraggi. Ormai il fronte cittadino sta crescendo e il monitoraggio sarà sempre più attento e nello stesso tempo serio.
Le “domande di conoscenza” che devono essere all’origine del progetto di monitoraggio devono essere le seguenti: quali sono i principali inquinanti emessi dagli impianti presenti nel territorio?  Le emissioni dei vari impianti sono distinguibili da quelle delle altre fonti di inquinamento atmosferico? Quanto influiscono sulla qualità dell’aria e dell’ambiente circostante? Abitare vicino la zona industriale ha causato negli anni un aumento del rischio per la salute? E’ chiaro che per articolare un progetto in linee progettuali  sarà necessario impegnare tecnici e ricercatori, nonché numerose istituzioni nella ricerca di risposte rigorose a quelle domande, ma intanto la strada è intrapresa e se fino a ieri in pochi si ponevano il problema, spesso accusati di allarmismo, ora il problema ambientale è all’ordine del giorno.
La foto è di Pino Mirizzi

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