Conversano, assolto il 45enne arrestato per furto

Era finito a processo per un furto in un’abitazione che risaliva a due anni fa. C’erano altri due coimputati, giudicati col rito abbreviato e condannati. Convinto di poter dimostrare la sua innocenza, visto che le prove contro di lui erano costruite dal fatto che si trovava nelle vicinanze dell’abitazione a bordo della sua auto, l’uomo non ha accettato la condanna in primo grado a 4 mesi di reclusione e al contrario degli altri imputati, ha presentato ricorso ottenendo dalla Corte d’appello del Tribunale di Bari la piena assoluzione. Dal processo è emerso che nessuno con certezza ha potuto dimostrare la sua partecipazione all’irruzione nell’appartamento. Ma l’uomo, un quarantenne del posto, si è trovato dapprima agli arresti domiciliari poi è finito sotto processo perché trovato in un’auto nelle vicinanze del luogo del furto. All’udienza di garanzia, sostenuto dal suo legale, ha spiegato e rispiegato di essersi trovato sul posto casualmente e per ragioni personali. Non è stato creduto dal giudice di primo grado che lo ha condannato. In appello è però emersa la sua innocenza e l’uomo è stato assolto «per non aver commesso il fatto».

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