Monopoli, i rebus di fine anno: ambiente, piano casa, parcheggi

Il 2019 si conclude con la festa Capodanno in piazza Garibaldi, con le luci natalizie, con tanto di casa di Babbo Natale, ad abbellire parte della nostra città. Lasciando da parte l’ingente cifra spesa per il Natale monopolitano, argomento sul quale non vogliamo al momento entrare in merito, non possiamo che ricordare ai nostri lettori, anche ai più disattenti, quelli che sono dei veri e propri rebus con i quali si è chiuso l’anno per la Giunta Annese. Partiamo da quello relativamente più semplice, i parcheggi, un problema affrontato decisamente male nel corso dell’anno, con soluzioni provvisorie che non tengono assolutamente conto delle esigenze dei residenti. Gli abbonamenti annui, infatti, non sono assolutamente di alcuna utilità durante il periodo estivo, quando l’afflusso di gente aumenta in maniera esponenziale e i posti disponibili si riducono notevolmente sino a scomparire soprattutto nel centro. A fronte di questa situazione, la Giunta sembra continuare a essere allergica alle strisce gialle, strumento adottato in altri comuni come Bari, Polignano a Mare, Alberobello, allo scopo di tutelare le esigenze della popolazione residente. Sul Piano Casa c’è davvero da stendere un velo pietoso sia sull’amministrazione comunale che su quella regionale. La Regione Puglia, infatti, con un colpo di scena ha approvato il Piano Casa, con buona pace di quanti avevano sperato il contrario, il Comune di Monopoli lo recepisce subito e fino al 31 dicembre 2020 sarà possibile realizzare interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione sugli edifici esistenti al 1° Agosto 2019. Anche nelle zone industriali e in alcune aree sottoposte a vincoli si potranno destinare a case gli immobili esistenti. Si potranno superare le norme e i vincoli dei Piani Regolatori e i pareri delle Sovrintendenze ai Beni Culturali e Paesaggistici. A Bari lo approvano quelli di centro sinistra e centro destra, compreso Emiliano e Amati. A Monopoli quelli di centro destra, compreso il sindaco, leghisti, forzisti e melonisti. Quando si dice “strane coincidenze di interessi”. E mentre a Monopoli si pensa a costruire case, restano completamente dimenticate questioni di interesse pubblico come un mercato ittico o un mercato ortofrutticolo, ma sembra che alla Palazzo di Città certe cose non interessino. Chiusura con il botto, è il caso di dire, per la questione ambientale per la quale davvero in alcuni frangenti sembra di vivere in un romanzo di Kafka. A fronte delle tante lamentele dei cittadini, che si spera possano divenire forma concreta di protesta di piazza e non solo virtuale, il sindaco Annese, dopo aver dato l’impressione di voler prendere di petto la situazione, con un colpo di coda ha sostenuto insieme a Lacatena che “non vi è alcuna certezza che l’aria a Monopoli sia inquinata“. Affermazioni a dir poco preoccupanti se si tien conto del fatto che al Primo Cittadino era stato affidato il compito di dare certezze e di attivarsi concretamente in tal senso. E come “la manna” che piove dal cielo, nella mattinata di oggi, ultimo dell’anno materiale polverulento, è caduto dal cielo nella zona industriale di Monopoli. Sarà cacao dato la colorazione o finalmente a Palazzo di Città vorranno finalmente rendersi conto del problema al di là dei puri comunicati stampa di facciata che omettiamo di trascrivere visto che sono facilmente reperibili sui siti istituzionali? Con questi pesanti interrogativi vi lasciamo concludere, cari lettori, questo 2019, dandovi appuntamento al nuovo anno.

Cosimo Lamanna

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