Conversano, dai tessuti degli altari le mascherine delle suore

CONVERSANO Sono sicure e benedette. Ricavate dal tessuto in cotone puro di alta qualità destinato agli altari del Santuario di San Cosma, tessuto in terital e film sottile in polietilene. Nel monastero delle Suore Crocifisse dell’Ordine dell’Eucaristia di Conversano, dietro una Singer di oltre 80 anni ben funzionante, a produrre mascherine ci sono le suore. Con una organizzazione da far invidia ad una fabbrica, hanno allestito un laboratorio di sartoria nel refettorio della scuola dell’infanzia nel quale si alternano 9 consorelle fedeli al motto ‘Ora et labora‘.
SUOR MARILOU
«In farmacia i preziosi dispositivi di difesa dal virus sono introvabili – spiega la Madre Superiora suor Marilou Corvero, italo-filippina, da 20 anni alla guida del monastero costruito dagli Acquaviva d’Aragona – di qui la necessità di produrli in casa». A dare il ritmo alle laboriose sorelle ci pensa lei, suor Marilou: «La sartoria non fa parte delle attività che svolgiamo – spiega – ma tutte abbiamo sentito il desiderio di fare qualcosa che accompagnasse la preghiera, così non abbiamo esitato a produrne per donarle a chi ne ha bisogno».
IL REFETTORIO CONVERTITO IN SARTORIA
E siccome l’organizzazione è tutto in un monastero, per prima cosa sono stati divisi i ruoli: «C’è chi cuce, chi taglia il tessuto, chi prepara l’elastico, chi stira e chi disegna l’arcobaleno col messaggio di speranza Tutto andrà bene». Quanto alla qualità delle mascherine, nulla da invidiare a quelle che si vedono comunemente in giro: «Non parliamo di mascherine chirurgiche – precisa – ma di quelle in uso alla popolazione. Tuttavia il tessuto è resistente, di buona qualità e lavabile». Tutta la comunità è coinvolta e tutte le sorelle danno un grande contributo. Ieri hanno completato le prime 60, «ora stiamo lavorando a una seconda tranche».
IL TESSUTO DESTINATO AGLI ALTARI
Non esistono ordinativi o tempi da rispettare: «Le produrremo – spiega la Madre Superiora – fino a quando si esaurirà il tessuto destinato agli altari. Contemporaneamente aumenteremo anche i momenti di preghiera perché il Signore dica presto basta a questa piaga. Noi Suore Crocifisse adoratrici dell’Eucaristia viviamo la nostra consacrazione esprimendoci in una duplice dimensione: quella contemplativa e quella apostolico-operativa. Infatti, in questi giorni ci siamo dedicate molto alla preghiera per tutta l’umanità perché venga protetta da questo Covid-19 mentre la nostra vita apostolica che prima dell’emergenza esprimevamo come educatrici nella scuola dell’Infanzia, ora la esprimiamo concretamente facendo le mascherine e producendo ostie, con la speranza che tutto andrà bene».

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